Inchiesta della DDA di Milano: dossier e intercettazioni illecite su Marcell Jacobs

 

La Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) di Milano ha aperto un’indagine che coinvolge anche il campione olimpico Marcell Jacobs e il suo entourage. Tra le accuse emergono dossieraggio e intercettazioni illegali ai danni dell’atleta gardesano, del suo manager e del suo allenatore. Questa estensione al mondo sportivo segna un nuovo capitolo nell’inchiesta che vede al centro la società Equalize, la cui figura chiave è Enrico Pazzali, presidente autosospeso della Fondazione Fiera Milano e attualmente indagato. Secondo quanto riportato, Pazzali è sospettato di essere parte di una rete che fabbricava rapporto riservato su commissione, con il coinvolgimento dell’ex poliziotto Carmine Gallo, ora agli arresti domiciliari.

Le indagini rivelano un piano per spiare Jacobs e il suo team mediante intercettazioni illecite che sarebbero state ordinate da Gallo e realizzate da due hacker da lui ingaggiati. Gli atti investigativi indicano che il dossier sarebbe stato richiesto da un avvocato padovano, la cui identità è ancora in corso di accertamento. Questa richiesta avrebbe avuto luogo subito dopo la storica vittoria di Jacobs alle Olimpiadi di Tokyo, nel settembre del 2021, periodo in cui i dispositivi dell’atleta e del suo staff avrebbero dovuto essere infettati da un trojan, con l’obiettivo di carpire informazioni riservate .

L’inchiesta, partita inizialmente da una serie di indagini su pratiche di accesso abusivo a sistemi informatici e raccolta illecita di informazioni private, si è progressivamente allargata fino a includere figure di spicco della società e dello sport italiano. In particolare, Gallo è ritenuto capo di un’organizzazione di dossieraggio che, tramite sofisticati strumenti tecnologici e accessi abusivi, raccoglieva informazioni riservate e le rivendeva su richiesta. L’ex poliziotto aveva infatti una rete di collaboratori specializzati in operazioni di intrusione informatica, tra cui un hacker bresciano, secondo gli inquirenti particolarmente attivi nell’infiltrarsi nei dispositivi delle sue vittime.

L’inchiesta in corso continua a scoprire nuovi dettagli collegamenti e con il mondo dello sport e del business italiano, mentre le autorità stanno lavorando per identificare tutte le persone coinvolte e delineare con precisione il quadro delle responsabilità. Con l’estensione delle indagini, la DDA punta a chiarire le motivazioni dietro a queste azioni di dossieraggio, che avrebbero potuto compromettere la privacy e la carriera di uno dei principali rappresentanti dell’atletica italiana.

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