Incendio al Gasoline: possibile patteggiamento per l’imputato, la rabbia del proprietario

L’iter giudiziario che coinvolge Cristian Maffeis, il 42enne accusato di aver appiccato l’incendio al locale Gasoline di Castegnato, potrebbe concludersi con un patteggiamento a due anni e otto mesi. L’incidente risale alla notte del 20 ottobre dello scorso anno ed è avvenuto nel contesto di uno scontro tra bande di biker.

Il patteggiamento è stato raggiunto tra la difesa di Maffeis, attualmente agli arresti domiciliari dopo un periodo in carcere, e il pubblico ministero. Tuttavia, l’accordo necessita ancora della valutazione del giudice, che avverrà domani in aula. Se confermato, Maffeis potrebbe presto riacquistare la libertà, una prospettiva che ha sollevato l’indignazione del proprietario del Gasoline.

In una lettera aperta scritta dal titolare del Gasoline, egli esprime tutta la sua frustrazione e delusione per il possibile esito del processo. “Mi sento preso in giro,” afferma il proprietario, “oltre al danno, anche la beffa”. Il tono della lettera riflette non solo la sua amarezza, ma anche quella delle persone a lui vicine, che lo hanno sostenuto nell’ultimo anno difficile.

Il proprietario continua lo sfogo con parole cariche di risentimento verso l’indagato: “Da giovedì, molto probabilmente, sarà libero… mentre io dovrò ancora arrancare per mesi per poter risorgere e ridare a chi mi ama la loro ‘casa’”. La parola “casa” assume qui un significato emotivo profondo, rappresentando il locale non solo come attività commerciale, ma come un luogo di aggregazione e affetto per chi lo frequenta e lo sostiene.

La sentenza del giudice determinerà se l’accordo di patteggiamento sarà accettato, con la conseguente liberazione di Maffeis. Tuttavia, resta da vedere come il proprietario del Gasoline affronterà le difficoltà future, mentre il locale continua a lottare per rialzarsi dalle macerie dell’incendio.

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