In quarantena dopo la cena, a casa tutti gli alunni di Limone

Ci si augurava un avvio d’anno scolastico diverso, con meno contagi e quarantene. Ma così non è: «È stato – dice la prof.ssa Maria Teresa Orlandi – un inizio col botto». Infatti sono 7 gli operatori scolastici, su 23, in quarantena e 4 dei 13 plessi sono stati chiusi per mancanza di personale. Tutto ha avuto inizio a metà della scorsa settimana, «quando – spiega la dirigente – è stato segnalato un bimbo positivo alla scuola infanzia Limone. Ovviamente è scattato l’allarme rosso, visto che i bimbi dell’asilo non portano le mascherine. Poi ne sono stati segnalati altri due». Bambini e maestre, così, sono finiti in quarantena preventiva. Non è stato così, invece, per una collaboratrice scolastica, come del resto prevede il protocollo se non si è stati almeno per 15 minuti a contatto con i bimbi positivi. Questa però si è poi sottoposta al test rapido ed è risultata positiva.

Ats ha quindi disposto la quarantena per lei e per altri sei colleghi che aveva incontrato privatamente, fuori dalla scuola. Inevitabile, a quel punto, il provvedimento, stabilito venerdì pomeriggio, di chiusura di 4 plessi «per mancanza – dice la circolare della preside – di collaboratori scolastici».

Si tratta di tutte le scuole limonesiasilo, elementari e medie – e delle elementari di monte Gargnano. In tutto 220 bambini. Il provvedimento prevede la chiusura delle scuole nelle giornate di oggi e domani. «Capisco il disappunto dei genitori – spiega la preside – ma i collaboratori scolastici si occupano della sorveglianza dei bambini e della pulizia. Senza di loro è impossibile aprire una scuola. Non possiamo assumere un bidello da un giorno all’altro».

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