A Cosenza e in altri paesi della Calabria che ho attraversato ci sono le elezioni amministrative e mi ha molto colpito l'utilizzo dei manifesti così diverso da quello a cui siamo abituati qui "al nord".
Sarà che sono influenzato dal lavoro per la campagna elettorale di Chiara a Isola della Scala ma mi sono chiesto come mai siano così importanti i manifesti al sud, c'erano ovunque, diffusi in modo smodato, sui cassonetti della spazzatura, sui muri delle case, in una lotta continua a coprirseli l'un l'altro.
Molti davvero brutti e altrettanti in palese contraddizione tra testo e mezzo (non puoi scrivere "Una città migliore" e poi appiccicare i manifesti, storti fra l'altro, su un muro a deturpare una piazzetta) ma con una totale identità di atteggiamento e utilizzo tra destra e sinistra in una gara a chi lo fa peggio, più banale, più cialtrone.
Ho anche guardato qualche spot in televisione, anche qui una vera e propria inondazione, con una qualità scadentissima e messaggi che fanno sembrare gli spot che si vedono nelle multisala prima del film, dei veri capolavori da oscar.
A questo punto o sono matto io o qualcosa mi sfugge perché non posso credere che siano tutti così sciocchi da buttare soldi senza una convinzione di utilità (Carlo ha ipotizzato che probabilmente molte tipografie sono in mano alla 'ndrangheta…) e quindi vuol dire che una qualche efficacia ci sia: che sia come quella di chi dice "io non guardo la pubblicità"?.
Mi sarebbe piaciuto fermarmi quanche giorno per studiare e capire il fenomeno, parlare con qualche candidato e capire perchè usano questi mezzi e chi li fa e cosa pensano di ottenere e… una valanga di domande.
Certo è che vedere ancora gli striscioni di traverso sulla strada, le automobili con l'altoparlante a tromba che annuncia il comizio per la sera, mi sono sembrati tuffi nel passato o forse sono io che mi sono perso qualcosa.
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