Una piccola premessa: consultando wikipedia (lo Zingarelli riporta questo termine dal 2002) si legge che il termine Ambaradan “è un termine scherzoso che indica un insieme disordinato di elementi, un guazzabuglio, una grande confusione”.
Una seconda premessa: è notizia di questo giorni la scomparsa di Sai Baba, il “santone” indiano che per oltre 30 anni ha raccolto attorno a se molti seguaci occidentali fra cui ricordiamo i Beatles e molti altri. Il santone, nell’immaginario collettivo, è una guida che indirizza le scelte dei suoi adepti.
Fatte queste due piccole premesse resta da capire cosa c’entrino un santone, l’ambaradan e San Felice. A questo potrebbe dare benissimo risposta in nostro (vero) sindaco Maruelli che in un consiglio comunale di qualche anno fa (30 novembre 2006) si espresse con il termine “santone” riferendosi all’arch. Buzzi (all’epoca estensore del PRG del nostro comune) e con il termine “ambaradan” al PRG stesso.
Leggiamo le parole esatte:
“C’è la presentazione tra la pratica degli elaborati uguale. perfetta alle intercettazioni grafiche che abbiamo negli strumenti urbanistici. di conseguenza si legge Ravelli Arch. Francesca ma in realtà questo piano, che sia ben chiaro,che e stato fatto dall’Arch. Buzzi. probabilmente da lui vi consigliate e, vi consulterete per avere l’interpretazione.
Poi abbiamo un consulente fino a ieri, fino a domani non so i Vostri pasticci è la persona che vi ha dato e ha messo in piedi questo ambaradam del quale tutti ovviamente da 15 anni a questa parte come un Santone vi ha indirizzato sull’urbanistica e adesso . poi va tutto a casa.
Ma non finisce qua, non finisce qua sul tema degli intrecci.
Nella documentazione addirittura. e vi invito a provarmi il contrario, c’è una relazione da parte del parere del Responsabile del Servizio, cioè il Vostro Tecnico che deve esaminare obbiettivamente la pratica da un punto di vista di quella che è l’impostazione di base, il riferimento è stato tatto uguale a quello che e la progettazione.
C’è il progettista e c’è il parere e qui vi invito a fare le verifiche e dirmi che sbaglio e dirmi che sono un somaro coi fatti se le cose non stanno cosi, abbiamo un progettista che da i pareri della stessa firma, non si fa molto a capire che questa invece è una sbrodolata cha fanno i nostri tecnici che non sono la stessa cosa.
Queste sono situazioni che noi vogliamo denunciare con chiarezza perché non si può andare avanti a governare questo paese in questa maniera.”
Di cosa si lamenta il Consigliere Maruelli nel 2006? Si lamenta del fatto che la precedente amministrazione comunale, quella guidata da Florioli, avesse costruito attraverso un PRG poco chiaro (l’ambaradan!!) un sistema urbanistico che necessitava del’esegesi dell’autore stesso (il santone!!) in modo da poter condizionare qualsiasi progettista ed operatore avesse voluto realizzare qualcosa a San Felice. In definitiva solo passando attraverso lo studio Buzzi si era certi di vedere approvate le pratiche urbanistiche. In una sola persona, il santone, erano riuniti i ruoli di: creare le regole (PRG), interpretarle (consulente) e decidere di conseguenza (parere dell’ufficio tecnico comunale).
L’accusa pesante del Consigliere Maruelli si chiude con l’invettiva “Queste sono situazioni che noi vogliamo denunciare con chiarezza perché non si può andare avanti a governare questo paese in questa maniera”.
Nulla da eccepire: la denuncia nel 2006 era ampiamente condivisibile e fotografava la realtà urbanistica di San Felice di quegli anni.
Cosa avvenne fra il 2005 e il 2006? L’allora Assessore all’Urbanistica Michela Tiboni cerco di scardinare questa realtà scegliendo per l’estensione dl PGT un nuovo tecnico, rompendo quella catena che aveva assicurato all’amministrazione comunale (e non solo) il controllo del territorio a San Felice. L’ambaradan e il santone sarebbero da lì a breve venuti meno come mostrano le parole (forse dispiaciute) di Maruelli: “poi va tutto a casa”.
Passano pochi anni e nel 2009 cambia amministrazione comunale. Maruelli lascia il passo alla sua pupilla Simona Robusti che diviene vicesindaco e che, come segno di discontinuità con il passato (???), assegna al’Arch. Buzzi l’incarico di redigere il nuovo PGT per San Felice. Una vera e propria restaurazione!
Oggi sono il sindaco Rosa e il suo vice Robusti, le marionette nelle mani di Maruelli, a rimettere in piedi l’ambaradan e far riaprire un nuovo altarino al “santone” adottando un PGT che necessiterà di esegesi per i prossimi anni assicurando allo studio Buzzi prosperità professionale per anni e anni.
- Ma non era il (vero) sindaco Maruelli a voler denunciare (con chiarezza!!) questa situazione e affermare che non si poteva “andare avanti a governare questo paese in questa maniera”?
- O forse oggi fa comodo a loro amministrare in questo modo perverso San Felice?
- Signora Berlendis dove sono finite le tue invettive così accorate da ricordarci le catilinarie di Cicerone?
- A chi sta davvero a cuore il nostro comune?
Vai articolo originale: http://laltrasanfelicewp.wordpress.com/2011/04/27/il-santone-e-l%E2%80%99ambaradan/