Il «piccoletto» che si spera potrà presto essere in forza alla Polizia locale la divisa la indossa già. E ha occhi che arrivano davvero ovunque. Si muove da solo, vede gli ostacoli, filma tutto e segnala i pericoli: si chiama Yape ed è un robot. Un aiutante che è un gioiello di tecnologia presentato ieri, nell’ambito del New Deals Future Economy festival, da uno dei suoi padri, Gabriele Maddalena, il responsabile del Business Development della start up Yape, dal vicesindaco Stefano Medioli e dall’assessore alla Pietro Avanzi, oltre che dal comandante della Locale Matteo Mensi, che ha colto l’opportunità per cominciare a testare il robottino in piazza Malvezzi. L’idea è sperimentare sul territorio il suo utilizzo, sulla scorta dell’esperienza che ha già accumulato altrove. In giro per il mondo ci sono cento Yape e, per esempio, uno è pienamente operativo nel quartiere UpTown di Milano, dove di giorno effettua consegne tra i residenti (lo scopo principe per cui è nato), e la sera entra in funzione come vigilante: «Stiamo lavorando per definire le norme di circolazione di questi oggetti – spiega Maddalena -, speriamo di replicare qui quel che si fa a Milano».
Yape è un drone di terra a guida autonoma. Grazie alla rete 5G può percepire l’ambiente circostante, comunicare e muoversi in maniera adattiva nello spazio. Attraverso un sistema di sensoristica integrato, può essere rintracciabile in ogni momento e inoltre inviare e ricevere informazioni in tempo reale. È in grado di riprendere l’ambiente circostante a 360 gradi, inviando le immagini in tempo reale alla centrale della Locale.
«Un occhio tecnologico mobile e duttile – dice il comandante Mensi – sarebbe un utile deterrente, ma anche una dimostrazione di vicinanza alla cittadinanza e ai turisti».
Un passo in più per compiere il quale il Comune vuole andare fino in fondo: «Stiamo studiando la sperimentazione sul nostro territorio – conferma Avanzi -: stiamo investendo molto in sicurezza e tecnologia, un prodotto come Yape è in linea con la nostra idea». È d’accordo Medioli: «Una risposta alle nuove necessità rispetto alle quali non possiamo fermarci».
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