Il sodalizio tra il Museo Nicolis e Verona Legend Cars è un appuntamento ormai consolidato e atteso, e si esprime quest’anno in una duplice e significativa esposizione. Al padiglione 9 con lo stand dedicato al mitico marchio Bianchi e con la presenza di 5 capolavori delle sue collezioni alla superba mostra Centomiti in programma l’11 e 12 maggio a Veronafiere.
Il tributo al marchio Bianchi viene raccontato attraverso l’esposizione di tre eccezionali pezzi da collezione che raccontano la storia d’Italia: la Bianchi S9 Sport del 1935 che, con la sua linea slanciata e sportiva, ha saputo tener testa a un’agguerrita concorrenza, come la Fiat 1500 e la Lancia Augusta, sino all’Aprilia. Poi l’elegante e parsimoniosa Bianchina del 1950, una moto che rispose alla ricerca di consumi e costi contenuti tipica del dopoguerra italiano, tutti elementi che contribuirono al suo successo e alla sua diffusione.
La celebrazione del prestigioso brand italiano non può che concludersi con una straordinaria bicicletta da corsa: la Specialissima Giro d’Italia del 1961. Con questo sofisticato progetto si apre una nuova era: un modello rivoluzionario, con un telaio a geometria corta, ultraleggero e rigido, capace di scaricare sulla strada invece di disperderla, la potenza della pedalata. Con questa meraviglia, proposta nell’occasione all’esigente pubblico, il Museo Nicolis anticipa l’arrivo del Giro d’Italia a Verona del prossimo 2 Giugno, e non poteva che essere Bianchi, una delle squadre italiane che ha consacrato alla storia personaggi come Fausto Coppi, il Campionissimo per definizione.
Anche il Museo Nicolis, per alimentare la leggenda, sceglie di affidare ad alcuni incomparabili pezzi pietre miliari della sua collezione, il racconto del Giro d’Italia e degli uomini che hanno rese celebre questa competizione, con una inedita esposizione dedicata che sarà presto a disposizione di appassionati ed esperti.
Silvia Nicolis, Presidente del Museo, racconta: “la partecipazione a Verona Legend Cars è sempre un appuntamento atteso e un modo per incontrare il nostro pubblico più esigente, veri appassionati di tecnica e meccanica”, e aggiunge “quest’anno abbiamo voluto celebrare Bianchi, un marchio che si è cimentato con successo nelle due e quattro ruote, orgoglio del Made in Italy”. Conclude:”anche l’arrivo del Giro d’Italia a Verona, così come questa fiera, saranno un’occasione straordinaria per la città, per il nostro Museo e per tutti gli appassionati che avranno occasione di visitarci, per scoprire i migliori valori di sport, heritage e bellezza delle nostre collezioni”.
Il museo
Tra le più emozionanti e suggestive esposizioni private nel panorama internazionale, il Museo Nicolis di Verona narra la storia della tecnologia e del design del XX secolo.
Il riconoscimento dell’eccellenza gli deriva oggi dall’attribuzione del più ambito e prestigioso premio nel panorama mondiale dell’auto classica indetto dagli esperti del Magazine Octane: Museum of the Year 2018 a The Historic Motoring Awards.
La nascita del Museo si deve alla grande passione di Luciano Nicolis. La storia di una vita che ha trovato la sua collocazione in uno spazio espositivo di 6000 mq nel duemila, anno della sua inaugurazione. I suoi capolavori sono stati suddivisi in otto diverse collezioni con l’obiettivo di costruire un percorso organico, professionalmente qualificato e strutturato per soddisfare il visitatore più esigente. Il patrimonio delle collezioni è di grande spessore e rappresenta una realtà esclusiva: oltre 200 auto d’epoca, 110 biciclette, 100 motociclette, 500 macchine fotografiche, 100 strumenti musicali, 100 macchine per scrivere, aeromobili, oltre 100 volanti delle sofisticate monoposto di Formula 1 e innumerevoli opere dell’ingegno umano esposte secondo itinerari antologici, storici e stilistici.
Non è un caso che il Museo Nicolis rappresenti un “unicum” nel suo genere e venga indicato come emblematico della moderna cultura d’impresa.
I Nicolis, infatti, sono da oltre 80 anni imprenditori nel recupero di materie prime e secondarie. L’inizio risale al 1934 quando Francesco Nicolis, sensibile a ogni forma di risparmio e dotato di acuta sensibilità ambientale, decide di fare un esperimento molto avanzato di sostenibilità ed ecologia: raccogliere e riutilizzare la carta da macero. Sotto la spinta del figlio Luciano l’attività si espande velocemente e, all’inizio degli anni ’60, un ulteriore slancio trasformerà l’azienda di famiglia in un gruppo leader in Europa per il recupero della carta e un sicuro punto di riferimento nel settore dei servizi ambientali internazionali. Oggi il Gruppo Lamacart-Museo Nicolis è gestito con passione e competenza dalla terza generazione, rappresentata da Silvia e Thomas Nicolis.
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