A Desenzano in varie circostanze, quali meeting, convegni, incontri, riunioni assembleari delle varie comunità che ci rappresentano (nella parte trentina c’è la Comunità montana e la comunità del Garda!), si parla con insistente loquacità di un megaparcheggio sotterraneo, da costruire in località Maratona.
Il parcheggio, del costo stimato di 13.000.000 di Euro, sarebbe di 430 posti macchina e avrebbe lo scopo di permettere ai negozianti e agli esercenti del centro, assaliti dalla concorrenza della grande distribuzione, di sopravvivere, confortati da un rinnovato afflusso di acquirenti, che attualmente sembrerebbero scarseggiare.
Solo un paio di riflessioni.
Un parcheggio similare si può trovare in città di dimensioni almeno cinque volte Desenzano, come Bolzano e Vicenza. Prendiamo quest’ultima: 110.000 abitanti, un centro storico ben noto in tutto il mondo che attrae milioni di turisti, attività legate al Teatro Olimpico, una fiera dell’oro che è la prima nel mondo, altre manifestazioni fieristiche a getto continuo, una densità industriale altissima (Vicenza è la seconda in Italia per numero di iscritti alle Associazioni Industriali, dopo Milano). Eppure, nonostante intere aree del parcheggio siano riservate a privati, l’affollamento non è certo terrificante.
Come si fa a riempire un parcheggio da 430 posti a Desenzano in giorni che non siano sabato, domenica, e ponti fra il 25 Aprile e primo Maggio? Naturalmente è impossibile e quindi la società concessionaria avrà da fare il suo recupero dei costi in questi giorni aumentando le tariffe e quindi disincentivando il turista e ottenendo un effetto un po’ diverso da quello che tutti auspichiamo. A Vicenza il bellissimo parcheggio sotterraneo di via Verdi costa 1,50 Euro all’ora e ha un flusso quotidiano di clienti, la cui permanenza in sosta è al massimo di mezza giornata. Un turista che volesse passare una giornata a Desenzano, a tariffe doppie, spenderebbe sui 25 euro, quindi a livello parcheggio di aeroporto. Può darsi che valga la pena di pensarci un po’ su.
Per i tempi necessari per recuperare le spese iniziali e i costi di gestione, manutenzione, ritengo sia utile leggere il testo riportato alla fine, che riguarda un parcheggio multipiano di Torino, di capacità doppia e di costo inferiore!!
La storia del parcheggio mi ricorda il desiderio di tante amministrazioni di città di poche centinaia di migliaia di abitanti di avere una metropolitana, quando è noto che sotto un certo numero di abitanti è assurdo pensarci per i proibitivi costi metrici, ma si continua ad alimentare discussioni e tavole rotonde.
Seconda osservazione: mi sembra che in centro le torme di turisti dedite allo shopping e alla fruizione di pizze, gelati ecc. non manchino e mi sembra molto speciosa la lamentela dei poveri commercianti del centro di avere il parcheggio per non morire soffocati dai Megastore. Forse è anche una questione di prezzi. D’altra parte il vantaggio di essere ubicati in un bel centro storico non è poco….
A conclusione, non vorrei che alla fine tutto si riducesse a far guadagnare i soliti noti e a distruggere le poche piante che ancora resistono nel centro.
Un piccolissimo inciso: i parcheggi a pagamento attuali alla Maratona con la sbarra a filo strada sembra fatti apposta per creare blocchi del traffico dovuto alle attese di chi si mette in coda in strada per trovare posto! Cominciamo a far funzionare quello che abbiamo e a metterci un po’ più di buon senso nella progettazione e nella realizzazione.
Ed ora il testo sul parcheggio multipiano di Torino:
Il parcheggio “Palazzo” rientra fra i progetti previsti dal Programma Urbano dei Parcheggi del Comune di Torino, nato in seguito alla legge “Tognoli” n.122 del 1989. Il progetto, messo a gara nel 1995 (la firma della convenzione risale all’agosto 1996), rientra tra quelli realizzati attraverso l’individuazione di un Concessionario (A.T.I. ASTADI-APCOA) che ha potuto utilizzare i contributi previsti dalla legge Tognoli per la costruzione e la gestione del parcheggio. La concessione per la gestione del parcheggio durerà 80 anni. A partire dal 30° anno il Concessionario dovrà versare alla Città di Torino un diritto di gestione pari al 5% degli introiti a cui si aggiungerà una somma pari a 300 volte il costo della sosta oraria, moltiplicata per i posti a rotazione.La struttura sorge nell’area della ex-caserma dei Vigili del Fuoco di Torino e più precisamente nell’isolato compreso tra corso XI Febbraio, corso Regina Margherita, via Fiocchetto e piazza della Repubblica. Dell’edificio originale verrà conservata la facciata su cui c’è un vincolo della Sopraintendenza. Il parcheggio “Palazzo” dispone di 853 posti auto, di cui 92 posti auto al piano terra, destinati alla vendita a privati e 761 posti auto ad uso pubblico a rotazione con precedenza agli abbonati. Di questi ultimi, 96 posti auto sono situati al 1° piano interrato, 106 posti auto al 2° piano interrato, 109 posti auto al 1° piano, 110 posti auto al 2° piano, 112 posti auto al 3° piano ed al 4° piano ed infine 116 posti auto al 5° piano. L’ingresso veicolare , da cui possono accedere anche i pedoni, è ubicato in corso XI Febbraio e l’uscita veicolare in via Fiocchetto. La tariffa oraria è di lire 2.000 (per la prima e seconda ora, dopo la seconda ora è di lire 1.500), sono inoltre disponibili tessere a scalare e varie forme di abbonamento.
- I lavori del parcheggio “Palazzo” sono iniziati nell’ottobre del 1996 e sono finiti il 30 ottobre del 1998, con una proroga di 5 mesi, rispetto ai tempi previsti, a causa del recupero dei resti archeologici ritrovati durante lo scavo, eseguito in collaborazione con la Sopraintendenza Archelogica.
- Il costo totale dell’opera ammonta a lire 17.683.777.301, di cui lire 12.146.350.000 coperti con contributi ex lege 122/89 e lire 5.537.427.301 coperti in autofinanziamento dal Concessionario.
- I lavori per la realizzazione del parcheggio “Palazzo” sono stati seguiti dalla Divisione Ambiente e Mobilità – Settore Parcheggi del Comune di Torino, su progetto dell’arch. Francesco Marzullo e dell’ing. Stefano Marino dello Studio Pigreco per quanto riguarda gli impianti. L’opera è stata realizzata ed è gestita dall’Associazione Temporanea di Imprese tra l’ASTALDI S.p.A. di Roma (Impresa realizzatrice dell’opera) e l’APCOA Parking Italia S.p.A. di Mantova (Gestione del Parcheggio)
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