il mio testamento biologico

Non c’è una legge, in Italia, che regoli questa materia. Una lacuna tanto più penosa e dolorosa nel momento in cui una parte politica e religiosa tenta di imporre la propria volontà a tutti. Infischiandone della volontà dell’individuo.
Questa mattina ho compilato un testamento biologico (che potete leggere qui sotto, ma volendo potete anche farne a meno), in parte ricalcando testi che si trovano facilmente in rete. L’ho scritto e lo rendo pubblico non perché sia preoccupato del mio destino o delle mie sofferenze.
L’ho scritto e lo rendo pubblico perché nessun ministro di nessun culto e di nessuno Stato si permetta, un giorno, di rivolgersi alle persone che più mi hanno amato in questa vita, regalandomi la loro, chiamandole “assassino”.

Su segnalazione di Zambardino, faccio mio il testamento biologico di Marco Cattaneo, pubblicato sul suo blog di Le Scienze. Semmai dovesse succedere, spero che qualcuno non tenti di mettere in dubbio la mia volontà.

 

San Felice del Benaco, 09 febbraio 2009

Io sottoscritto Simone Zuin, nato a Dolo (VE) il 29 maggio 1970, nella pienezza delle mie facoltà fisiche e mentali, dispongo quanto segue.

Qualora fossi affetto:

  • da una malattia allo stadio terminale,
  • da una malattia o una lesione traumatica cerebrale invalidante e irreversibile,
  • da una malattia implicante l’uso permanente di macchine o altri sistemi artificiali e tale da impedirmi una normale vita di relazione,

non voglio più essere sottoposto ad alcun trattamento terapeutico.

Nelle predette ipotesi:

  • qualora io soffra gravemente dispongo che si provveda ad opportuno trattamento analgesico pur consapevole che possa affrettare la fine della mia esistenza;
  • qualora non fossi più in grado di assumere cibo o bevande, rifiuto di essere sottoposto a idratazione o alimentazione artificiale;
  • qualora fossi anche affetto da malattie intercorrenti (come infezioni respiratorie e urinarie, emorragie, disturbi cardiaci e renali) che potrebbero abbreviare la mia vita, rifiuto qualsiasi trattamento terapeutico attivo, in particolare antibiotici, trasfusioni, rianimazione cardiopolmonare, emodialisi.

Sempre nelle predette ipotesi:

  • Rifiuto qualsiasi forma di continuazione dell’esistenza dipendente da macchine.

Detto inoltre le seguenti disposizioni:

  • il mio corpo può essere donato per trapianti.

Lo scopo principale di questo mio documento è di salvaguardare la dignità della mia persona, riaffermando il mio diritto di scegliere fra le diverse possibilità di cura disponibili ed eventualmente anche rifiutarle tutte, diritto che deve essere garantito anche quando avessi perduto la mia possibilità di esprimermi in merito.
E questo al fine di evitare l’applicazione di terapie che non avessero altro scopo di prolungare la mia esistenza in uno stato vegetativo o incosciente e di ritardare il sopravvenire della morte.

Vai articolo originale: http://blog.zuin.info/?p=964