Il Garda dice addio alla sua «voce»: è morto Tullio Ferro

Il Garda piange la scomparsa di Tullio Ferro, che si è spento ieri sera all’età di 93 anni. Voce del lago e dell’intera comunità, scrittore, artista poliedrico e anche collaboratore di Teletutto, «rappresenta il cantore della storia e della cultura gardesana di questi ultimi cinquant’anni – il ricordo della Comunità del Garda per la quale è stato responsabile dell’ufficio stampa dalla fine degli anni ’70 e fino ai primi anni ’90 -, durante i quali non ha mai fatto mancare consigli e ammonimenti per un lago migliore, a misura d’uomo, ancorato alle tradizioni e, nel contempo, proiettato verso il futuro».

«Ha raccontato e divulgato i grandi progetti del territorio, le missioni internazionali della Comunità e tanto altro – prosegue il ricordo dell’ente guidato da Mariastella Gelmini -. Ma, soprattutto, si è reso artefice, con l’aiuto della moglie Anna, di un’iniziativa editoriale unica e significativa: i personaggi, Premi Nobel compresi, che hanno avuto, per diversi motivi, relazioni importanti con il territorio gardesano e da esso hanno tratto ispirazione per le loro opere».

«Con la scultura Nume Benàco Tullio Ferro infine ha ben rappresentato tutti questi ideali, così che la Comunità del Garda dal 2018 l’ha adottata quale simbologia dell’intero Lago di Garda, al di là di ogni confine. Ci facciamo, pertanto, interpreti del pensiero delle istituzioni e popolazioni gardesane per rivolgere all’amico Tullio gratitudine e riconoscenza».

La camera ardente è allestita alla Casa del Commiato di via Valeggio 12 (Onoranze funebri Facciotti) a Desenzano. Il funerale sarà domani, sabato 26, alle 15 a Rivoltella nella chiesa San Michele Arcangelo.

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