Il colore del silenzio: viaggio nell’arte intima di Enos Rizzi – Castiglione

La mostra “Il colore del silenzio: l’arte di un racconto intimo”, dedicata all’artista Enos Rizzi, si terrà dal 26 ottobre 2024 al 16 febbraio 2025 presso il Palazzo Menghini di Castiglione delle Stiviere. Questo evento monografico offre uno sguardo approfondito sull’evoluzione artistica di Rizzi, con una selezione di cinquanta opere suddivise in sei sezioni tematiche.

L’evoluzione stilistica di Enos Rizzi

Enos Rizzi, artista castiglionese cresciuto sotto l’influenza del padre scultore e allievo del pittore Oreste Marini, ha sviluppato un percorso artistico originale che parte da una visione naturalistica e si evolve verso un linguaggio più astratto e contemporaneo. Nei primi anni, i suoi lavori presentano paesaggi dai toni chiari e luminosi, caratterizzati da una stesura fluida del colore. Progressivamente, Rizzi abbandona la prospettiva classica, avvicinandosi a un naturalismo astratto. Negli anni ’80, le sue opere subiscono un cambiamento radicale, accentuando elementi informali e astratti, fino a esplorare la bellezza della materia.

L’uso del collage e della materia

Le opere esposte testimoniano il passaggio di Rizzi verso una nuova dimensione espressiva, caratterizzata dall’uso di collage e materiali recuperati, come manifesti, carte lacerate e decolorate. Questi lavori, definiti da una sorprendente essenzialità, non rimandano alla memoria figurativa tradizionale, ma esplorano l’interazione tra opera e oggetto di scarto, sfociando in una poetica visiva che si distacca dalle convenzioni. L’artista si ispira alle ricerche del Novecento, senza tuttavia cedere all’influenza diretta di artisti come Mimmo Rotella o i cubisti.

Le sei sezioni della mostra

L’esposizione si articola in sei sezioni, ciascuna delle quali rappresenta una fase del percorso creativo di Enos Rizzi. Dai paesaggi naturalistici degli esordi si passa a lavori più concettuali, come quelli della sezione “Il Muro del Tempo”, che sottolineano il legame tra passato e presente attraverso collage complessi e stratificati. Altre sezioni, come “Il colore del silenzio” e “Le Vie Cave”, mostrano la fusione tra pittura e materiali non convenzionali, rivelando un dialogo tra astrazione e poesia visiva.

L’arte di Rizzi si presenta come un racconto intimo, un viaggio attraverso le diverse stagioni della sua vita artistica, in cui ogni opera sembra racchiudere una parte di sé, una memoria, un frammento di esperienza.

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