Cinquecentoottantasette pagine tutte da leggere, questo "Il cinese" di Mankell mi è piaciuto molto, e soprattutto non c’è quella malinconia pessimistica dei gialli dell’ispettore Wallander.
Un racconto su diversi piani storici con un bel personaggio, la giudice Birgitta Roslin e l’analisi del ruolo che la Cina sta giocando in Africa dove Mankell spesso risiede.
Qualche giorno di riposo dalla lettura ora, come dopo un bel pranzo.
Vai articolo originale: http://blog.gigitaly.it/2009/09/il-cinese.html