In una vera e propria emergenza, Maran opta per un 3-5-1-1 con Bertagnoli a supporto di Moncini, ma l’avvio di partita è uno shock clamoroso: dopo nemmeno dieci secondi una verticalizzazione di Marin buca la difesa schierata e solo un grande intervento di Lezzerini dice di no a Bonfanti. Al secondo minuto però il Pisa è già in vantaggio a coronamento di una partenza da incubo: Adorni si perde Moreo in velocità, il suo cross sul secondo palo pesca solissimo Piccinini che di testa infila facile in rete con l’aiuto della traversa. Sbandate non da seconda migliore difesa del campionato che Maran non può accettare: con il passare dei minuti il Pisa diventa più attendista, ma il Brescia si fa vedere in avanti solo con una girata velleitaria di Moncini e un tiro di Dickmann. Al 41′ è ancora Lezzerini decisivo a salvare in uscita bassa su Moreo, partito sul filo del fuorigioco e pronto a segnare in spaccata.
La ripresa inizia come quarantacinque minuti prima, ma a parti inverse: dopo tre minuti il Brescia pareggia con un colpo di testa di Moncini su punizione di Verreth. Il Pisa è impaurito adesso e sembra accusare il colpo tanto che le Rondinelle sfiorano il raddoppio con una girata di Borrelli. I padroni di casa si riaffacciano con una conclusione di Berruatto ben disinnescata da Lezzerini, ma poi al 78′, quando meno te l’aspetti, ecco la doccia gelata: Tramoni con il piattone batte Lezzerini, ma dopo cinque minuti di VAR Fourneau convalida nonostante un giocatore del Pisa sia in traiettoria e in netto fuorigioco. Nel finale ancora Tramoni sfiora il terzo gol, ma il Brescia è sulle gambe e non ce la fa più: termina 2-1 una gara equilibrata sicuramente decisa da una decisione arbitrale molto dubbia.
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