Il 30 aprile abbiamo mangiato l’ultimo pesce

Secondo una ricerca della New Economics Foundation che con uno studio ha determinato la capacità produttiva dei mari rapportata ai consumi di pesce dei diversi paesi europei, il 30 aprile ci siamo mangiati l’ultimo pesce; da questa data in poi gli italiani nelle loro tavole mangiano pesce importato, solo la Svezia tra i paesi europei si eleva dimostrandosi autosufficiente fino al 30 dicembre.
L’Europa invece terminerà la propria produzione ittica entro il 2 luglio.

Il rapporto pubblicato dalla N.E.F. è piuttosto sconfortante, dal 2000 infatti il deficit alimentare (rapporto tra consumo e prelievo) ha continuato a crescere. Il “Fish Dependence Day”, il giorno da cui finisce l’autosufficienza alimentare per il pesce, ha continuato lungo questi anni a spostarsi in anticipo. Tuttavia al consumatore questo deficit nella produzione è mascherato dalle importazioni di pesce proveniente da altri mari, non essendo la produzione in acquacoltura in qualche modo riuscita ad arginare questa continua dipendenza di pesce.

I consumi di pesce tra il 1960 ed il 2007 è quasi raddoppiato passando dai 9 ai 17 chili pro capite nella media mondiale mentre in Europa si arriva a 22 chili. Questo dato fa capire come nel mondo tutti i mari stiano soffrendo di un sovrasfruttamento che alla lunga potrebbe provocare la scomparsa di intere specie ittiche.

Per consultare il rapporto della N.E.F clicca qui.

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