Ho letto tutte le tracce dei temi della maturità e li trovo tutti affascinanti: c'è Pasolini, la storia dal delitto di Sarajevo alle Brigate Rosse, c'è la ricerca scientifica, una citazione di Fritjof Capra: ma davvero i ragazzi della maturità di oggi sanno affrontare questi temi?
Ho l'impressione di un inganno: la scuola non mi sembra il luogo che alleva coscienze critiche, che stimola la curiosità, che incoraggia la lettura del nostro tempo ma poi per coprirsi le vergogne ecco che sceglie dei temi che vengono da un'altro mondo.
E' come se dopo averli fatti studiare (si fa per dire) con i flautini di plastica, alla maturità proponessero di scegliere tra tre esecuzioni di Brahms, Stravinski e Frank Zappa.
O forse la realtà è diversa: i ragazzi, NONOSTANTE la scuola, sono davvero capaci di svolgere questi temi perchè loro vivranno in un mondo senza frontiere, loro sanno i danni della società dei consumi e la smonteranno semplicemente senza rinfacciarlo a noi padri. Sono curiosi del presente senza doverlo leggere sui libri perchè loro sono il presente e capiscono l'ecologia meglio di chi ha creduto nella chimica e nel potere salvifico del moplen e del napalm.
Li vedo alla Scuola di Musica, li vedo al teatro di Viandanze, li ho visti a Mezzogiorno in Famiglia e li vedo su Facebook: vedo conformismi e banalità ma anche solidarietà, voglia di amicizia, vedo impegno, dedizione, allegria intelligente.
Spero che tanti abbiamo fatto bene con la prova di italiano per dimostrare che c'è una realtà che non vogliamo vedere solo perchè la gerontocazia ha un solo modo per mantenersi: rendere impossibile l'accettazione che un ragazzo sappia il fatto suo.
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