La partita, per il Coordinamento No Tav Brescia-Verona, «è ancora aperta». E poco conta che l’enorme cantiere di Lonato incomba sullo sfondo: «Ci metteremo di nuovo in marcia per dire che quest’opera si può e si deve fermare».
Oggi avrà quindi luogo l’annunciata «Marcia No Tav»: partenza alle 14 da piazza Martiri della Libertà, poi via lungo il centro lonatese e la statale, fino ad arrivare a Campagna e al cantiere che sta prendendo forma in questi giorni. Piazza Martiri sarà «simbolo di ogni altra piazza sulla tratta – spiegano gli attivisti -: essere lì sarà come essere davanti a tutti i municipi interessati: le amministrazioni comunali, tutte, sono silenti e non stanno tutelando i loro cittadini».
Oggi, come cinque anni fa a San Martino: era il 5 ottobre del 2014 quando i No Tav organizzarono la loro prima marcia «e oggi abbiamo più ragione di prima: le nostre posizioni ora sono riconosciute ufficialmente dall’analisi costi-benefici». E mentre si attende la sentenza del ricorso in programma l’8 ottobre, gli attivisti annunciano che la marcia «non sarà un punto di arrivo, ma di partenza: un’occasione di rilancio per la nostra lotta contro un’opera che si può ancora fermare. Questo è un cantiere logistico, una briciola rispetto al progetto da 8,3 miliardi della tratta Brescia-Padova. La costruzione della ferrovia deve ancora cominciare e le penali, gli eventuali ricorsi, sarebbero una spesa minima rispetto a quella necessaria per l’opera».
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