di Stefano Bergomi* (stefano.bergomi@tin.it) – E’ arrivata l’estate e con lei le temibili ondate di caldo. Ma non temete, con i preziosi consigli di questa rubrica potrete affrontare la calura con l’aiuto di qualche buon vino, leggero e rinfrescante.
Ho stilato una shortlist tutta bresciana, che possa coprire dall’aperitivo al dolce, fatta di prodotti di qualità ma dal prezzo contenuto. Tutte le segnalazioni di questo articolo infatti sono in riferimento a prodotti che costano al massimo 15 euro.
E allora, buone bevute e buona estate.
Vino bianco
COBUE – “MONTE OLIVI” SAN MARTINO DELLA BATTAGLIA DOC
Rigorosa interpretazione di San Martino della Battaglia DOC, con 100% di uve Tuchì e affinamento in solo acciaio.
I vigneti sono quelli storici intorno alla cantina, situata a Pozzolengo, non distante dalla Torre di San Martino. Le viti sono vecchie di cinquant’anni e poggiano su un suolo calcareo e argilloso, con elevato numero di ceppi per ettaro. La vendemmia viene scrupolosamente curata ogni anno in funzione del grado di maturazione delle uve. Durante la vinificazione, vengono effettuati frequenti battonage per rimettere in sospensione le fecce fini e permettere l’arricchimento del vino.
Nel bicchiere si fa apprezzare per un giallo paglierino con riflessi dorati. Ricco al naso, di buona intensità, con in evidenza note floreali e camomilla. Fresco in bocca, su un piacevole finale ammandorlato.
La gradazione di 13.5% non si avverte troppo, ma lascia trasparire la ricchezza di struttura e materia, invitando al nuovo sorso.
Consiglio di assaggio: ore 12.00 in apertura di un frugale pranzo estivo, magari già con antipasti non troppo elaborati oppure con un primo, anche con pasta o riso freddo.
Vino con le bollicine
SELVA CAPUZZA – HIRUNDO BIANCO BRUT MEDOTO MARTINOTTI VSQ
Vino perfetto per un rinfrescante aperitivo estivo.
Ottenuto dalla vinificazione di uve 100% Turbiana con produzione di carbonica tramite autoclave (metodo Martinotti), che conferisce al vino una parvenza di sostanza e struttura.
L’azienda, storica del comprensorio della Valtenesi, è stata la prima negli anni settanta del secolo scorso a credere nelle potenzialità del lugana con le bollicine.
Vendemmia manuale e vinificazione in acciaio. Il vino è assolutamente fresco e di buona acidità, con fragranti profumi floreali di fiori bianchi.
Consiglio di assaggio: ore 18.00, per il più classico degli aperitivi, magari vista Lago di Garda, ad accompagnare i consueti stuzzichini, ma anche fritture di pesce o verdure.
Vino Rosato
NOVENTA – L’AURA RONCHI DI BRESCIA IGT
Tralasciando i famosi chiaretti di Valtenesi, scelgo l’outsider rosato di Noventa, prodotto con metodo biologico dalle uve provenienti dai terreni marnosi intorno a Botticino.
Il vino è ottenuto da schiava gentile in purezza, attraverso una vinificazione che prevede, dopo diraspatura, il contatto del mosto con le bucce soltanto per un’ora.
Il risultato si vede nel bicchiere, con un pallido rosato di molta luce. Più che al naso, al quale si presenta in geometrico rigore con in evidenza fresche note di piccoli frutti rossi, si fa ricordare per la spalla acida e una nota di mineralità alla degustazione, innegabile dono della particolarità dei suoli dove sono situati i vigneti.
Consiglio di assaggio: ore 20.00, con antipasti di pesce ma anche, e forse inaspettatamente, con salumi.
Vino rosso
CANTRINA – ZERDI’ BENACO BRESCIANO IGT
Si tratta di un vino intenso e di struttura, dal particolare timbro gustativo.
E’ costituito dalla vinificazione in purezza del vitigno Rebo, ottenuto dall’incrocio di Teroldego e Merlot, da uve leggermente surmature. La fermentazione avviene inizialmente in acciaio per poi svolgere la malolattica in botte grande e tonneaux di 3° passaggio, per 24 mesi, con un successivo riposo nuovamente in acciaio e un ulteriore affinamento in bottiglia.
Il colore risulta di un accattivante rosso rubino intenso. Il naso è dominato da frutta rossa matura, con un bouquet di fine eleganza figlio dell’espressività del Teroldego. In sottofondo ininterrotti sentori speziati. In bocca è subito caldo e armonico, di piena corrispondenza con l’importanza di struttura data dal Merlot, ma anche sapido, integrato da una nota fresco-acidula.
Consiglio di assaggio: ore 21.30, per accompagnare una irrinunciabile grigliata di carni miste. Struttura e tenore alcolico non ne fanno propriamente un vino estivo, ma in ristoranti e agriturismi situati sui colli e nelle vallate nell’estesa provincia bresciana la frescura serale sarà sicuramente vostro alleato per scoprire al meglio l’insolito vitigno Rebo che caratterizza questo vino.
Passito
Cà dei frati – Tre filer
Vino fascinoso fin dalla bottiglia, da 0,375 litri con in evidenza il logo di casa Cà de Frati, in cui il giallo dorato dell’etichetta si abbina perfettamente al colore del vino contenuto.
E’ fatto dalla vinificazione in acciaio di Turbiana, Chardonnay e Sauvignon Blanc, con appassimento delle uve in fruttaio per 90 giorni. Segue l’affinamento sui lieviti fini senza svolgimento di malolattica per oltre un anno sempre in acciaio, e quindi un successivo anno in bottiglia.
L’alcol è contenuto in 13%, mentre il grado zuccherino residuo è evidente, anche se non stucchevole.
Il naso è fragrante, con note di frutta secca e miele. In bocca risulta avvolgente, ma con un buon equilibrio e sorretto dall’acidità della Turbiana.
Consiglio di assaggio: ore 23.00, per un dolce finale di serata, ad accompagnare pasticceria secca, pasta sfoglia, crostate e creme. Può sorprendere anche in abbinamento a formaggi erborinati.
* Sommelier per passione
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