Scrivo questo post dal cuore, per ringraziare ciò che rende la mia vita elettrizzante e imprevedibile; una vera e propria vita spericolata come quella che canta Vasco Rossi.
Andiamo con ordine:
Stamattina avevo l’esame di analisi alle 10 a Brescia. Per arrivare in anticipo senza rischiare ritardi ho deciso di prendere l’intercity delle 8,45. Tra 15 minuti di treno e circa 20 di pullman avevo calcolato di arrivare in università non oltre le 9,30.
Era tutto troppo semplice, troppo monotono, troppo piatto. Per fortuna c’è trenitalia che pensa a noi pendolari: 50 minuti di ritardo!!! cinquanta, cinque-zero, minuti! 3000 secondi! 0,83 ore!
Così la calma che doveva contraddistinguere il mio viaggio si è traformata in una corsa: il pullman non arrivava più, e sono arrivato in aula alle 10 e 10, quando erano tutti già seduti.
Per fortuna sono riuscito a fare l’esame…
Meno male che c’è trenitalia!!!!
P.s. leggete la voce trenitalia sulla Nonciclopedia
Vai articolo originale: http://feeds.feedburner.com/~r/blogspot/HMeb/~3/325965594/grazie-trenitalia.html