«Da tempo aspettavamo un cambio di rotta nei rapporti fra Usa e Ue che la nuova amministrazione Biden aveva già fatto intuire. Ci avevamo anche puntato inviando alla Casa Binaca una forma di Grana Padano Riserva decorato con il tricolore e la “Stars and stripes”. Ma non ce lo aspettavamo in tempi così stretti per la diplomazia, ad appena quaranta giorni dall’insediamento. Siamo estremamente soddisfatti».
Così Stefano Berni, Direttore Generale del Consorzio Tutela Grana Padano, commenta l’accordo tra il presidente Usa Joe Biden e l’Unione Europea con cui sono sospesi per 4 mesi i dazi aggiuntivi che per un anno e mezzo, per scelta del suo predecessore Donald Trump e come ritorsione sul caso Airbus, hanno fortemente penalizzato l’agroalimentare e l’industria europei, colpendo duramente eccellenze come il Grana Padano DOP. Sarà così possibile subito tornare ad esportare negli States senza l’aggravio che dal 18 ottobre del 2019 faceva lievitare del 25% i costi di ingresso.
«I dazi pesavano per un quarto del prezzo dell’export verso gli Usa, che per il Grana Padano DOP toccava 160mila forme — sottolinea Berni -. Con questa intesa, per quattro mesi si sono tolti i dazi su 65 milioni di prodotto, pari ad oltre 16 milioni di euro che non saranno così aggiunti e pagati da buyer e consumatori».
Da Oltreoceano arrivano già le chiamate degli importatori. «I nostri partner commerciali negli Usa stanno già chiedendo più prodotto — conclude Berni -. Essendo inoltre un formaggio stagionato, il Grana Padano DOP può essere stoccato negli Usa in modo da creare una riserva se, nell’eventualità che non ci auguriamo, dopo i 4 mesi di sospensiva si ritorni ai dazi».
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