Google Me vs. Facebook: il SN perfetto?

In un post di ieri sul sito di Wired.it si annuncia Google Me, il futuro concorrente di Facebook. Una notizia senz’altro interessante ed eccitante. Pensiamo agli investimenti di risorse, non tanto economiche quanto di attenzione e di “reimparare” la comunicazione aziendale con le pagine di Facebook e i flussi di Twitter. Dobbiamo aspettarci una mole pari o superiore di impegno per conquistarsi la propria fetta di spazio anche sul prossimo Social Network (maiuscole non a caso)? E se sì, quando potremo smettere di creare account e profili e potremo goderci tutti i nostri amici in un unico luogo, che sia una piattaforma o una rete? O, per formulare la domanda come fa Wired al termine del suo articolo, cosa manca a Facebook nella corsa allo status di social network perfetto?Se penso a cosa manca maggiormente a Facebook dal mio punto di vista per diventare l’ultimate sn, mi vengono in mente due cose:- la possibilità di creare vari livelli di amicizie (le liste di amici non bastano, sono troppo specifiche e noiose da impostare), così da poter condividere a vari livelli le mie informazioni. Ma in questa direzione già ci stanno lavorando, mi pare, in parte anche per merito della lunga discussione relativa alla privacy che FB ha scatenato e che cerca di sistemare in qualche modo;- l’integrazione con un browser. Non necessariamente deve sviluppare un browser tutto nuovo. Non rientrerebbe nelle risorse che conferiscono un vantaggio competitivo a Facebook e quindi sarebbe un fallimento. Ma FB deve integrarsi meglio con tutti i browser già presenti. Flock ha provato a rendere la navigazione sociale. FB dovrebbe provarci nell’altro verso rendendo la socialità navigabile.Facebook sta cercando di integrare tutti gli strumenti del web collaborativo (chat, mail, stream, photo- e videosharing, forum, siti…) in un’unica piattaforma. Ciò che rende unico FB è che in molti casi riesce ad anticipare la domanda e la conoscenza di nuovi strumenti. Si pensi ad esempio al flusso (stream) di status update. Quando proponevo Twitter ai miei amici mi guardavano come fossi un pirla. A usarlo su Facebook, che in pratica oltre al pubblico non ci sono differenze, nessuno fa una piega. Idem per le notizie più popolari: Friendfeed era già qualche anno che ordinava lo stream non cronologicamente ma in base al livello di interazione per entry. Pensate che qualcuno dei miei amici si sia mai iscritto a Friendfeed? No, ma quanti di loro adesso sfruttano questa tecnologia (che per altro è fatta dallo stesso team) per aggiornarsi in un attimo delle cose più importanti dopo un weekend senza connettersi a FB? E di nuovo, la stessa roba di può dire delle citazioni con la @ davanti, chiaramente copiata da Twitter.Ora Facebook viene seriamente minacciato da Google. Perché ritengo che Google Me non sarà il buco nell’acqua che è stato Orkut?Se prima Facebook poteva stare tranquillo che la stragrande maggioranza dei suoi iscritti non avesse neanche la minima idea di quello che viene sfornato dai centri ricerche dei colossi del web, ora uno iscritto a Google Me sarebbe sempre up to date per quanto riguarda le novità di Google (dubito che quelli di Mountain View siano così tonti da non integrare subito tutti i loro servizi).Se oggi un utente FB può comunicare solo via posta, chat e bacheca, con Google avrà strumenti come Wave, Buzz, Gmail, Gtalk più l’integrazione con la classica ricerca di Google, Gmaps, Calendar, Google Books, Blogger, Gdocs e decine di strumenti meno noti nati sotto o acquisiti col tempo da Google.Se finora un social network significava “mi loggo, vedo che si dice, cazzeggio un po’ e mi sconnetto” con Google Me ci sono buone probabilità che la navigazione diventi: apro il browser (Chrome) che già nell’apertura mi carica tutta la mia vita sociale in una barra laterale un po’ come fa Flock e ogni singola azione online, dalla lettura delle notizie alla visione di un film in streaming, dall’invio di una mail alla stesura di una ricerca, diventa “socializzabile”. Il mio SN non sarà una delle varie attività aperta in una scheda del mio browser, ma sarà il mio browsing stesso.Forse non sto neanche più descrivendo un social network, ma un qualcosa di più. Si tratta più di un socialbrowsing.Con una completa integrazione con Chrome, Google Me potrà non necessitare di essere “aperto” come noi oggi dobbiamo andare su Facebook per vedere se ci hanno scritto. Mentre navigo qui e là su una qualche barra mi si notificherà la posta in entrata, i post in cui vengo citato, i tag delle immagini eccetera.Google finora non ha fatto breccia nei cuori dei giovani non perché non offra servizi di qualità, ma perché si aspetta troppo dai navigatori. Non è vero che i nativi digitali si muovono come pesci nell’acqua su internet (non ancora, almeno. O forse ancora non ce ne sono in circolazione di digital natives). Necessitano di essere forzati verso il nuovo, perché non hanno il coraggio di mettersi a imparare un nuovo strumento. Un po’ come i bambini non vogliono imparare a leggere e a scrivere. O si offre loro uno strumento onnicomprensivo o si accontenteranno di quello che hanno al momento, senza particolari esigenze. Finora Google ha letteralmente gettato sul mercato i suoi prodotti senza un briciolo di marketing e di integrazione reciproca. Se vuole entrare nei social network, prima deve mettere a network i suoi strumenti e solo poi le persone e non al contrario.Se l’argomento vi interessa, ci sono altri blog, senz’altro più autorevoli, che hanno scritto in proposito di Google Me, come Merlinox, Punto Informatico (solo numeri e fatti, poche considerazioni) e Tagliablog (che un po’ la pensa come me sulla questione dell’integrazione dei servizi già esistenti).

Vai articolo originale: http://feedproxy.google.com/~r/blogspot/SCne/~3/PlEW9wAbagw/google-we-vs-facebook-il-sn-perfetto.html

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