Sabato 6 aprile 2024, alle ore 11.00, al Museo di Riva del Garda verrà inaugurata la mostra temporanea “Giovanni Skulina. Frammenti d’istanti”. La mostra presenta la suggestiva produzione fotografica di Giovanni Skulina, un autore poco conosciuto ma capace di documentare con estrema chiarezza le trasformazioni sociali e paesaggistiche del Secondo dopoguerra.
La mostra è curata da Alessandro Riccadonna e Valentina Varoli ed è stata realizzata in collaborazione con l’Associazione Araba Fenice di Arco e la Soprintendenza per i Beni e Attività Culturali della Provincia Autonoma di Trento.
Giovanni Skulina nasce ad Arco da una famiglia di origine ceca. Il suo legame con la fotografia inizia grazie all’attività del nonno Johann, che apre un negozio per la vendita di valori bollati, giornali, souvenir e articoli fotografici ad Arco nel 1897. Questo legame si tramanda di padre in figlio, intrecciando una storia famigliare segnata da due conflitti mondiali e varie avversità che hanno causato numerose perdite e dispersioni del materiale dell’archivio Skulina.
Le pellicole fotografiche superstiti risalgono al Secondo dopoguerra. Skulina diventa un fotografo ambulante e si sposta per le località dell’Alto Garda, realizzando ritratti per la popolazione e documentando la vita delle piccole comunità: dalle processioni ai matrimoni, dalle comunioni agli eventi sportivi e ricreativi.
Con l’affermarsi del turismo di massa, Skulina comprende le nuove opportunità aperte dalla forte ripresa del settore e affianca il mestiere di fotografo ambulante con quello più redditizio di operatore turistico. Nella seconda metà degli anni Quaranta, fonda la Guida Turistica Skulina per portare ospiti stranieri in visita alle più belle località del lago di Garda e del Trentino. Durante le gite, realizza fotografie che i turisti amano comprare come foto-ricordo.
La mostra “Giovanni Skulina. Frammenti d’istanti” presenta circa duecento fotografie inedite scattate da Skulina tra gli anni Quaranta e Cinquanta del Novecento. Queste fotografie rappresentano preziose testimonianze per arricchire la conoscenza del paesaggio gardesano e seguono lo sviluppo di una nuova sensibilità visiva legata ai cambiamenti sociali ed economici dell’epoca.
La mostra è un importante sforzo nel recupero e nella valorizzazione di fondi fotografici locali, legati agli studi professionali minori. Le fotografie sono rimaste nell’oblio per quasi settant’anni fino a quando il Museo Alto Garda, in collaborazione con l’Associazione Araba Fenice di Arco e la Soprintendenza per i Beni e Attività Culturali della Provincia di Trento, si è fatto carico di riportarle alla luce e mostrarle al pubblico per la prima volta.
Il progetto su Giovanni Skulina si inserisce nella riflessione sul paesaggio che contraddistingue l’attività del Museo Alto Garda. La fotografia, fin dai suoi albori, è stata un mezzo privilegiato per documentare la fisionomia di un luogo e costruire una specifica immagine di esso. Il MAG ha messo al centro della sua programmazione culturale la valorizzazione dei fondi fotografici riguardanti il paesaggio gardesano, anche in rapporto all’antropizzazione del territorio e ai cambiamenti della società.
La mostra “Giovanni Skulina. Frammenti d’istanti” sarà aperta al pubblico dal 6 aprile al 3 novembre 2024 presso il Museo di Riva del Garda.
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