La Giornata Internazionale per l’eliminazione della povertà, istituita ufficialmente dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1992, si celebra il 17 ottobre di ogni anno per sensibilizzare e promuovere azioni concrete volte a contrastare la povertà in tutte le sue forme. L’origine della ricorrenza risale al 1987, quando oltre centomila persone si riunirono al Trocadéro di Parigi per dichiarare la povertà come una violazione dei diritti umani, segnando un momento storico nella lotta globale per la dignità umana.
Un impegno globale: il Terzo Decennio delle Nazioni Unite
Quest’anno ricorre anche il Terzo Decennio delle Nazioni Unite per l’eliminazione della povertà (2018-2027), in linea con l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. Il tema centrale di questo decennio è “Accelerare le azioni globali per un mondo senza povertà”, un obiettivo che richiede la collaborazione di governi, organizzazioni intergovernative e non governative per sviluppare un piano d’azione coordinato e interistituzionale.
Il tema scelto per il 2024, “Porre fine ai maltrattamenti sociali e istituzionali”, mette in evidenza le forme di abuso che perpetuano la povertà e impediscono la creazione di società inclusive e pacifiche, come richiesto dall’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 16 (SDG 16).
I maltrattamenti come ostacolo alla lotta contro la povertà
La povertà non è solo una mancanza di risorse materiali, ma un fenomeno complesso e multidimensionale che include maltrattamenti sociali e istituzionali. Le persone che vivono in povertà sono spesso vittime di stigmatizzazione e discriminazione basate su aspetti come l’aspetto fisico, l’accento, l’indirizzo o addirittura l’assenza di un luogo di residenza. Queste forme di disumanizzazione si riflettono poi in abusi istituzionali, con conseguenze devastanti per l’accesso ai diritti fondamentali, come l’istruzione, la sanità, l’alloggio e l’identità personale.
Questo circolo vizioso di maltrattamenti sociali e istituzionali crea una spirale negativa, che colpisce in modo più forte coloro che subiscono anche altre forme di discriminazione, come quelle basate su genere, orientamento sessuale o etnia. La povertà e la discriminazione interagiscono, rafforzandosi a vicenda, e portano a una perdita di potenziale umano che non solo danneggia i singoli individui ma anche l’intera società globale.
L’impegno delle Nazioni Unite: eventi e iniziative
Per commemorare la giornata, oggi 17 ottobre, il Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite (ECOSOC) terrà un incontro presso la sede delle Nazioni Unite a New York. Questo evento rappresenterà un’occasione per riflettere sulle strategie globali da adottare e ascoltare le testimonianze di chi vive in condizioni di povertà, riconoscendo il loro diritto a partecipare attivamente alla lotta per l’emancipazione.
Il Segretario Generale delle Nazioni Unite, António Guterres, ha ribadito l’importanza di ricostruire istituzioni che mettano le persone al centro, investendo in lavoro dignitoso, opportunità educative e protezione sociale per creare percorsi reali che consentano alle persone di uscire dalla povertà. La partecipazione attiva delle persone povere e delle organizzazioni della società civile è fondamentale per creare un futuro sostenibile e inclusivo che risponda ai bisogni di tutti.
Un futuro inclusivo e sostenibile: la strada da seguire
Porre fine alla povertà globale è possibile solo se si ascoltano e si mettono al centro le persone che vivono questa condizione, comprendendo la complessità delle loro esperienze e le molteplici forme di violenza e discriminazione che affrontano. Lavorare per società giuste e inclusive significa costruire politiche che tutelino la dignità umana e garantiscano a tutti l’accesso ai diritti fondamentali, creando così una base solida per un futuro migliore.
Vai articolo originale: https://www.corrieredelleconomia.it/2024/10/17/giornata-internazionale-per-leliminazione-della-poverta-focus-sui-maltrattamenti-sociali-e-istituzionali/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=giornata-internazionale-per-leliminazione-della-poverta-focus-sui-maltrattamenti-sociali-e-istituzionali