Sono trascorsi cento giorni dall’arresto di Giacomo Bozzoli, accusato dell’omicidio dello zio Mario Bozzoli, un caso che ha sconvolto l’opinione pubblica. Rinchiuso nel carcere di Bollate, Bozzoli si trova a scontare una condanna all’ergastolo, confermata in via definitiva, per quello che è stato definito “l’omicidio del forno”. Il delitto, avvenuto nella fonderia di famiglia a Marcheno, ha visto Mario Bozzoli vittima di un agguato, con il corpo presumibilmente gettato in un forno per farne sparire le tracce.
Nonostante la sentenza definitiva, Giacomo Bozzoli continua a professarsi innocente, come conferma anche il padre Adelio, che sostiene che il figlio non si è mai rassegnato alla sua condanna e che farà di tutto per dimostrare la propria estraneità al crimine. Per Giacomo, restano aperte due possibilità: la Corte Europea dei diritti dell’uomo o un’istanza di revisione della sentenza, sebbene entrambe le strade siano considerate estremamente difficili da percorrere.
L’omicidio, avvenuto nove anni fa, ha dato origine a un complesso iter investigativo, culminato con la condanna di Bozzoli e il rigetto del suo ricorso in Cassazione lo scorso luglio. Al momento della sentenza, Giacomo si trovava in Spagna e, per circa dieci giorni, ha fatto perdere le proprie tracce, sollevando dubbi su una possibile fuga organizzata. Tuttavia, quando è stato arrestato a Soiano del Lago, ha ribadito la sua innocenza e affermato di avere un testimone in grado di scagionarlo.
Nonostante le speranze della difesa, l’accusa contro Bozzoli è stata consolidata da due sentenze conformi, e il rigetto del ricorso ha reso difficile immaginare una revisione del caso. Tuttavia, l’udienza preliminare prevista per il 13 febbraio nei confronti di Oscar Maggi, un ex operaio della fonderia accusato di omicidio in concorso, potrebbe riaprire alcuni aspetti dell’indagine. Giuseppe Ghirardini, altro operaio coinvolto, si era tolto la vita pochi giorni dopo la scomparsa di Mario Bozzoli, aggiungendo ulteriore mistero alla vicenda.
Per la difesa di Giacomo Bozzoli, le motivazioni del rigetto della Cassazione saranno cruciali per valutare eventuali margini per un’istanza di revisione della sentenza. Intanto, Bozzoli resta determinato a non arrendersi, in attesa delle prossime mosse legali.
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