Il golfo che diventa traslucido e quell’inconfondibile odore di gasolio che riempie le narici: la cisterna di una villetta si è guastata, il liquido inquinante ha seguito gli scarichi fino alle acque di Porto Torchio e non fosse stato per il pronto intervento delle forze in campo, sarebbe stato un disastro ambientale.
Invece, ieri è stata salvata una fetta di lago. Una fetta di lago ancora sotto stretta osservazione: il Comando provinciale dei Vigili del fuoco di Brescia, al termine della giornata, ha lasciato al Torchio un’imbarcazione a presidio tutta la notte. Oggi, invece, si dovrà valutare. Resterà poi in vigore fino a revoca l’ordinanza con cui il sindaco, Flaviano Mattiotti, ha posto il divieto di balneazione, navigazione e alaggio in tutto il tratto compreso tra Punta del Rio e il Porto Torchio.
Emergenza
L’allarme ieri è scattato prima delle 10 da un residente di via Belvedere che ha notato qualcosa di strano nei tombini nei pressi della sua casa: ha chiamato la Locale, i Carabinieri Forestali e l’Arpa. Che fosse gasolio ci si è messo un attimo a capirlo. Individuata in una villetta nelle vicinanze l’origine del problema, i pompieri giunti da Salò hanno iniziato a lavorare per evitare che il gasolio, arrivato a lago seguendo le tubazioni di scarico delle acque bianche, si propagasse uscendo dal porto. A dar loro manforte, i colleghi di Trento e Riva, del nucleo Nbcr di Milano, specialisti per la decontaminazione e il recupero di sostanze pericolose, e la Guardia costiera. Due i fronti di intervento: il primo in acqua, davanti al Torchio, dove decine di persone hanno assistito ai sopralluoghi e alle operazioni di posizionamento di 300 metri tra barriere antinquinamento e salsicciotti assorbenti a chiusura del porto, cui è seguito il dissolvimento in acqua di uno specifico prodotto e l’utilizzo di uno skimmer, dispositivo che separa le molecole inquinate da quelle pulite.
EMBED [L’abitazione a monte del porto dove si è registrato il guasto]
Il secondo fronte, invece, in via Belvedere: rintracciati i proprietari della villetta (seconda casa di una famiglia di Lumezzane), ancora Vigili del fuoco, Carabinieri e Arpa, con una ditta di spurghi, ma anche personale e mezzi del Comune, hanno bloccato il flusso, svuotato la cisterna e bonificato. Difficile stabilire quanto gasolio sia finito nel lago, ma la cisterna aveva una capacità di 3mila litri. E la chiazza oleosa nel corso della mattinata è riuscita a invadere l’intera area portuale. Già cominciava a spingersi verso Punta del Rio e l’isola dei Conigli. Se il problema fosse stato sottovalutato, le conseguenze sarebbero state disastrose. Invece, il velo di gasolio è stato contenuto e al momento – conferma il servizio veterinario di Ats – non risultano danni a pesci e uccelli selvatici.
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