Garibaldi a Lonato

La Marmora pertanto dispone che Garibaldi si trinceri a Lonato con i suoi Garibaldini per la difesa di Brescia in attesa della ripresa dell’offensiva. Purtroppo, anche la divisione del generale Pianell che guardava Peschiera da ovest venne ritirata lasciando il lato sud del lago e la linea del Mincio completamente sgombri di truppe.

26 Giugno 1866 – Data la conferma al La Marmora, Garibaldi si stabilisce a Lonato fissando il suo comando nella Casa del Podestà in castello e predisponendo i suoi alloggi nella casa Porro Savoldi in Corso Garibaldi. Egli inoltre richiama dai suoi dieci reggimenti della truppa da Brescia e dalla riviera e la dispone sulle colline tra Padenghe, Lonato ed Esenta.

Nell’ultima settimana di giugno Brescia si era sentita in pericolo per quel telegramma di La Marmora a Garibaldi. “Disfatta irreparabile, salvate l’eroica Brescia”. Ed in quei giorni Brescia incominciò ad accogliere i battaglioni di Garibaldini fatti venire dal comasco; a scopo difensivo cannoni sono stati piazzati fin sui colli della Maddalena per’‘battere la strada per Peschiera”.

Intanto il Comitato per l’assistenza ai feriti comincia a funzionare e comunica che ci sono degenti a Brescia 49 ufficiali e 805 soldati. Pure a Montechiaro ci sono 150 feriti. A Volta e Castiglione ci sono già pronti 200 feriti per essere trasferiti a Montechiaro. A Brescia ieri c’è stata una seconda spedizione di prigionieri austriaci diretti verso Milano. Oggi col treno partì una terza corsa di prigionieri sempre diretti verso Milano. Anche da Desenzano col treno giunsero a Brescia molti feriti per essere portati negli ospedali bresciani.

Il Primo Battaglione della Guardia Nazionale è chiamato sotto le armi.

Si racconta come il Principe Amedeo sia stato brillante a Villafranca dove sostenne l’attacco degli Ulani Austriaci facendo eseguire alla sua brigata di Granatieri di Lombardia il “quadrato” difensivo. Egli venne ferito da un “cacciatore” che gli sparò da una distanza di 40 passi colpendolo alla regione epigastrica.

È confermato che l’Esercito si ritira sulle posizioni di Cremona e Piacenza.

E proprio da Cremona si informa che colla ferrovia si dirigono verso Milano trecentocinquanta prigionieri austriaci che appartengono a varie armi ed a varie nazionalità con diverse uniformi.

Pertanto, il numero degli Austriaci fatti prigionieri dai nostri è di 1.927 uomini.

Stamane partì alla volta di Pontevico la prima squadriglia di infermieri e medici di Milano organizzata dal benemerito Comitato dell’Associazione Italiana pel soccorso ai feriti.

Ieri sera da Novara la Prima compagnia comandata dal·cap. Sacchi, di militi addetti al servizio sanitario parti per il Campo garibaldino. La compagnia è composta da medici, infermieri, chirurghi che seguono le file dei combattenti prestando la loro opera fin sul campo di battaglia.

Vai articolo originale: http://www.gardanotizie.it/garibaldi-a-lonato/

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