Boom di turisti, boom di rifiuti: è il rovescio della medaglia della ripresa del turismo sul Garda. Che oltre all’invasione di visitatori, concentrati tutti tra luglio e agosto con le strutture ricettive piene al 100%, ha comportato anche quantità mai viste prima di rifiuti da raccogliere. Per rendere l’idea, qualche dato fornito dalla società che sul lago, ma non solo, si occupa della gestione dei rifiuti, Garda Uno: nel centro storico di Desenzano nelle due settimane centrali di agosto la raccolta di rifiuti secchi indifferenziati è cresciuta del 62% mentre quella nei cestini del 44%. Poco attenti alla raccolta differenziata, verrebbe da dire, i turisti che scelgono la capitale del Garda. Ma l’incremento delle percentuali di rifiuti raccolti (il riferimento è all’epoca pre Covid: il 2019 è l’anno preso in esame nel raffronto) riguarda anche altri «capitoli».
Alto Garda. Prendiamo Salò, per esempio: qui la raccolta di carta è aumentata del 41% e quella della plastica del 38%. Manerba? Il solo vetro è cresciuto del 43%. Dati, tutti questi, che spingono a riflessioni anche amare: «Per la prima volta – è il commento del direttore del settore Igiene urbana di Garda Uno, Massimo Pedercini – ci siamo avvicinati al nostro limite operativo, oltre il quale avrebbe potuto esserci il concreto rischio di non completare tutti i servizi». Un rischio peraltro acuito da alcune criticità che si possono riscontrare in determinate aree: si pensi all’alto Garda. Per questa zona la riflessione va oltre: «Il fenomeno del turismo sul Garda – sottolinea ancora Pedercini – deve essere sostenuto da politiche di sostenibilità sulla gestione dei rifiuti e da interventi sulla mobilità: 45 bis e Gardesana hanno frequentemente messo a rischio i movimenti dei mezzi di raccolta dei rifiuti, con il rischio che il servizio potesse non essere completato».
Al di là di tutto, però, in Garda Uno si respira soddisfazione: «L’estate appena conclusa ha richiesto un super lavoro – rimarca il presidente Mario Bocchio – che abbiamo voluto riconoscere con una lettera di ringraziamento a tutti i nostri collaboratori del settore Igiene urbana. Mai come quest’anno all’esterno di bar, ristoranti, alberghi e locali pubblici gli operatori si sono trovati davanti a voluminose, e mai viste prima, cataste di rifiuti: una mole di lavoro enorme, facendo fronte alla quale abbiamo dimostrato di essere una grande squadra».
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