Nel libro di Tullio Ferro “Vele color di cedro“ (Editoriale Sometti) è riportata una vicenda storica del 1439 che mi ha molto affascinato, degna di un film di Hollywood e che prende il nome di Galeas per montes, una arditissima impresa di ingegneria militare realizzata dalla Repubblica di Venezia che consistette nel trasporto di barconi galee e fregate dal mar Adriatico al lago di Garda, risalendo il fiume Adige fino nei pressi di Rovereto e trasportando le navi via terra a Torbole, sulle rive settentrionali del lago, per un percorso di circa 20 km tra le montagne.
A quel tempo la città di Brescia era assediata dalle forze del duca di Milano Filippo Maria Visconti e il Garda era controllato dal capitano di ventura Nicolò Piccinino, e in soccorso di Brescia venne quindi la Repubblica di Venezia che nel gennaio 1439 sotto la guida del condottiero Gattamelata organizzò la spedizione militare Galeas per montes facendo giungere sul Garda una flotta di quasi 30 navi partite da Venezia che percorsero l’Adige fino a Ravazzone presso Mori e le fecero poi scendere a Torbole attraverso la Val di Loppio con il suo omonimo lago di Loppio e il valico di San Giovanni sul monte Baldo a quota 274 mslm.
La battaglia navale venne poi combattuta il 29 settembre 1439 nelle acque antistanti Maderno e i veneziani vennero sconfitti, si rifecero poi nel 1440 quando vinsero definitivamente nelle acque davanti a Riva del Garda.
Nel soffitto della sala del Maggior Consiglio nel Palazzo ducale di Venezia questo dipinto del Tintoretto rappresenta il durissimo scontro con i milanesi.
Roba da Hollywood, non è vero?
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