Gabriele d’Annunzio e Sarah Bernhardt, una relazione tra arte e passione

Oggi, 26 marzo, ricorre il centenario della morte di Sarah Bernhardt, una delle più grandi attrici teatrali e cinematografiche del XIX secolo. Soprannominata La voix d’or (La voce d’oro) e La divina, Sarah Bernhardt è considerata una delle icone della Belle Epoque, l’epoca di splendore culturale e artistico che precedette la prima guerra mondiale.

Tra i tanti ammiratori e amanti che la Bernhardt ebbe nella sua vita, spicca il nome di Gabriele d’Annunzio, il poeta e scrittore italiano che fu anche un protagonista della storia politica del suo paese. La relazione tra i due fu una relazione artistica e sentimentale che durò dal 1896 al 1919. I due si conobbero quando d’Annunzio scelse l’attrice francese per interpretare il ruolo principale nella sua tragedia “La città morta”, che doveva essere originariamente per Eleonora Duse, la sua amante di lunga data. Questo gesto provocò la rottura tra d’Annunzio e la Duse, che si sentì umiliata pubblicamente . Il carteggio tra i due rivela una profonda intesa artistica e poetica, ma anche una passione travolgente e tormentata, segnata da alti e bassi, gelosie e tradimenti .

d’Annunzio scrisse per la Bernhardt altre opere teatrali, tra cui “La Gioconda”, “Francesca da Rimini” e “L’uccello dalle piume di cristallo”. La Bernhardt fu anche la prima attrice a recitare in italiano sul palcoscenico francese. I due si influenzarono reciprocamente nella loro vita e nella loro opera. d’Annunzio ammirava la personalità magnetica e il talento della Bernhardt, che lo ispirò nella creazione di alcuni dei suoi personaggi femminili. La Bernhardt apprezzava la poesia e lo stile di d’Annunzio, che le offriva ruoli drammatici e intensi.

La relazione tra d’Annunzio e la Bernhardt si interruppe con lo scoppio della prima guerra mondiale, quando i due si trovarono su fronti opposti. d’Annunzio si arruolò volontario nell’esercito italiano e compì imprese eroiche e avventurose. La Bernhardt si dedicò alla Croce Rossa francese e continuò a recitare nonostante l’amputazione di una gamba nel 1915. I due si rincontrarono nel 1919 a Parigi, dove d’Annunzio era andato per partecipare alla conferenza di pace. Fu l’ultimo incontro tra i due, che si salutarono con affetto e nostalgia.

Sarah Bernhardt morì il 26 marzo 1923 a Parigi, all’età di 78 anni. Gabriele d’Annunzio le dedicò un commosso necrologio sul Corriere della Sera, in cui la definì “la più grande artista del mondo”. Il loro amore fu uno dei più celebri e controversi della storia del teatro.

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