Lo spettacolo è di quelli che lasciano il segno. Ricordo perfettamente quando uscivo dai recital di Gaber, scosso dalle sue riflessioni, non sempre d'accordo sull'amarezza di fondo di certi passaggi, entusiasta delle idee musicali.
A fine spettacolo stasera (chi può non si perda l'ultima replica domani) applausi a non finire e anche un bis a segnare un racconto emozionante che Bisio tiene senza paura del confronto.
Guardavo Carlo suonare in questo ruolo insolito di "accompagnatore da cinema muto", in cui il commento sonoro segue ed esalta il racconto e ne apprezzavo le sfumature e lo vedevo leggere e mi stupivo della sua capacità di interpretare, di dare tocchi e sfumature pur leggendo.
A cena mi ha detto "ma io mica leggo, improvviso per tutto lo spettacolo, sul leggio ho il testo del racconto e il resto me lo invento su un canovaccio. Sai che noia se dovessi fare sempre la stessa cosa…" Avevo davanti un bel piatto di ravili di zucca con fonduta di taleggio sennò mi sarebbe caduta la mandibola perchè a questo punto l'ìinterpretazione musicale è ancora più da apprezzare.
Splendida serata.
P.S. Sottile piacere: entriamo al ristorante per mangiare un boccone dopo la recita e qui e là colgo i bisbiglii dei clienti mentre attraversiamo la sala per andare al nostro tavolo "… quello è il maestro Boccadoro…" già, proprio lui, mi veniva da dire e adesso mi faccio una scorpacciata di pasta e del suo sapere musicale.
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