Frodi sui tachigrafi dei camion: multe e sanzioni per migliaia di euro

Le manomissioni dei tachigrafi sui camion sono diventate una piaga diffusa nel settore del trasporto su strada, causando gravi incidenti e una concorrenza sleale. I tachigrafi sono dispositivi obbligatori per legge che registrano i tempi di guida e riposo dei conducenti. Secondo il regolamento europeo, aggiornato nel 2020, un autista professionista può guidare fino a un massimo di 9 ore al giorno, 56 ore a settimana e 90 ore ogni due settimane. Tuttavia, alcuni autisti, attraverso sofisticate manipolazioni, riescono a falsificare questi dati, mettendo a rischio la sicurezza stradale.

La falsificazione dei tachigrafi avviene mediante tecniche complesse, spesso di difficile rilevazione. Il vicecommissario Alessio Bove, esperto nella lotta contro queste frodi, ha spiegato come i conducenti utilizzino combinazioni di pulsanti sui tachigrafi digitali per disattivare la registrazione delle ore di guida. Grazie a queste manipolazioni, i dispositivi elettronici restano in modalità riposo anche quando i veicoli sono in movimento. Durante i controlli, queste sequenze sono state rilevate sui tachigrafi sequestrati, ora a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Alcune delle tecniche rilevate includono l’uso di chiavette USB modificate con sistemi Arduino, che permettevano di registrare attività di riposo nonostante il veicolo fosse in movimento. In altri casi, le frodi avvenivano mediante modifiche ai sensori di movimento installati sui cambi dei veicoli, rendendo ancora più difficile l’identificazione delle manomissioni.

La Polizia Locale ha intensificato i controlli, soprattutto nei pressi dell’uscita del casello di Desenzano dell’autostrada A4. Negli ultimi mesi, 20 camionisti sono stati sanzionati per la falsificazione dei tachigrafi, con multe complessive superiori a 40mila euro. Molti dei conducenti fermati provenivano dall’Est Europa e, oltre alle sanzioni economiche, hanno subito la decurtazione da 5 a 10 punti della patente. Le sanzioni individuali possono arrivare fino a 580 euro e sono cumulabili, aggravando ulteriormente la situazione per chi infrange le norme.

I controlli non si limitano alla verifica dei tachigrafi, ma comprendono anche il rispetto dei limiti di velocità. Durante un’operazione, la polizia ha intercettato un camion che viaggiava a 123 km/h, ben oltre i limiti consentiti, evidenziando ulteriori rischi per la sicurezza stradale.

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