Era ancora buio quando, alle 7.10 di stamattina, all’attracco di Gargnano gli studenti residenti nell’alto Garda si imbarcavano sulla «Freccia del Garda». Sono stati 72 i ragazzi, più un insegnante, che hanno usufruito del servizio di navigazione emergenziale istituito da Navigarda per bypassare lo smottamento sulla Gardesana tra Toscolano e Bogliaco, che da venerdì sera spezza di fatto in due l’alto Garda.
Per gli studenti residenti a Gargnano, Tignale e Tremosine che frequentano gli istituti superiori di Gardone Riviera, Salò, Roè Volciano e Vobarno è l’unico modo per andare e rientrare da scuola. Per loro i disagi sono tutto sommato sopportabili: «Mettiamo in conto una mezz’ora di viaggio in più», dicono gli studenti.
Più complicato spostarsi via terra: per transitare da Cecina, lungo l’unico e disagevole percorso alternativo, servono fino a due ore di attesa. Ma mezzi pesanti e furgoni non passano. Così alcune attività che si riforniscono da aziende poste a sud della frana sono in difficoltà: manca qualche prodotto a breve conservazione nei negozi di alimentari e alcuni cantieri edili hanno dovuto interrompere l’attività. Stamattina sono iniziati i lavori di disgaggio, ma tempi certi di riapertura della Gardesana ancora non ce ne sono. Tant’è che Navigarda ha già prorogato anche per le giornate di martedì e mercoledì il servizio di trasporto via lago.
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