L’assessorato ai Servizi Sociali di Desenzano del Garda e la Fondazione Beato Giuseppe Tovini – Onlus, rinnovano per un altro anno la convenzione, che lega le due realtà dal 2009, per l’attuazione del progetto “Prestiti a persone e famiglie con difficoltà economiche temporanee”: da allora sono state aiutate tantissime famiglie e sono state risolte situazioni finanziarie anche complesse a condizioni estremamente vantaggiose per gli assistiti.
Una notizia tanto importante quanto attuale vista la situazione di crisi finanziaria che ha comportato un innalzamento dei requisiti per l’accesso al credito bancario rendendolo, in alcuni casi, difficile per quei soggetti che si trovano già con un livello di indebitamento elevato rispetto al patrimonio disponibile, ovvero alla capacità marginale di ulteriore indebitamento.
OBIETTIVI.
La crisi pandemica ha gravato significativamente sulla popolazione, sia a livello nazionale che locale, andando ad innalzare il numero di persone che attualmente si trovano in condizioni di povertà: eventi che hanno portato ad una crescita esponenziale di richieste ai servizi sociali dove pervengono molte persone, appartenenti alle nuove fasce più deboli della popolazione, spesso considerate “non bancabili”, ma il cui miglioramento delle condizioni di vita rappresenta un importante indicatore di sviluppo umano ed economico. Per questo il Comune, condividendo i principi di solidarietà e di sussidiarietà della Fondazione Tovini, ha deciso di collaborare per sostenere la lotta alla povertà e all’esclusione sociale tramite lo strumento sopracitato dei prestiti a persone e famiglie con difficoltà economiche temporanee.
CENTRO DI ASCOLTO
La Fondazione dispone già di un “Centro di Ascolto” presso l’Abbazia di Maguzzano nel comune di Lonato del Garda, utile per dare una risposta concreta e reattiva alle richieste di persone e famiglie che versano in condizioni di difficoltà economiche contingenti. In ascolto ci sono operatori competenti e qualificati che, nella massima riservatezza ed a titolo gratuito, offrono il loro servizio nella definizione della situazione economica della persona o del nucleo famigliare, della capacità di reddito e rimborso degli impegni finanziari assunti o da assumere, dell’eventuale rete di assistenza o di altri percorsi di soluzione possibili. L’assessorato alle Politiche Sociali desenzanese si inserisce dunque in questo percorso di ripresa economica al fine di adeguare il servizio alle necessità che emergeranno, avvalendosi anche della collaborazione delle parrocchie del territorio comunale, veri punti di riferimento per le fasce più fragili della comunità. Fondazione e Comune focalizzeranno l’attenzione sulla prevenzione dell’aggravarsi di situazioni di potenziale esclusione sociale, richiedendo ai beneficiari di essere parte attiva per il superamento delle difficoltà proprie o familiari.
IL COMMENTO DELL’ASSESSORE.
Annalisa Colombo, Assessore alle Politiche Sociali di Desenzano del Garda, spiega in questi termini il rinnovo della convenzione: “Vogliamo sostenere questo progetto perché ha una duplice valenza: la più immediata riguarda il sostegno, non solo economico con condizioni di prestito molto più vantaggiose rispetto a quelle di mercato, ma anche psicologico che il centro di ascolto può fornire per quelle persone che nel giro di pochi mesi si sono trovate ad affrontare una situazione di difficoltà causata dal Covid e dalle sue conseguenze economiche; la seconda, non meno importante, è quella di un continuo miglioramento nel tracciamento territoriale di questa nuova fascia della popolazione che presenta criticità importanti. Più siamo reattivi nel capire l’evoluzione locale della crisi finanziaria, più rapidamente potremo adottare tempestive contromisure.
Concludo con una puntualizzazione: la concessione di questi prestiti a persone e famiglie non è una forma di beneficenza, ma una normale attività creditizia esercitata dalle banche convenzionate con la Fondazione Beato Giuseppe Tovini, che punta a stimolare l’autonomia, la responsabilità e le capacità di chi riceve il finanziamento, mettendolo nella condizione di realizzare il proprio progetto di vita”.
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