Le dimissioni (accettate) di Oscar Giannino sono un’ulteriore conferma del valore di Fare per Fermare il Declino. Quello che conta sono il programma (a mio parere il più solido in termini di proposte, soluzioni e critiche, al di là degli ideologismi) e le competenze (senza le quali un programma del genere non si sarebbe potuto fare). La gaffe di Giannino riguardo al suo curriculum, pur insignificante di fronte alle bugie e malefatte alle quali siamo stati abituati dai soliti mediaticamente rilevanti, è stata spianata attraverso il gesto di Giannino. Cambia qualcosa? No; il programma è sempre lo stesso e le capacità del resto del team ovviamente pure. Al contrario, penso che la maniera in cui è stata gestita la questione mostra l’attaccamento ai valori professati da FiD.
Restano due interrogativi, che comunque non dovrebbero influenzare la scelta di voto di chi pensa criticamente, ovvero se Zingales rientrerà nel partito, e perché Zingales ha sollevato la questione in questa maniera, quando si poteva tranquillamente risolvere il problema internamente. La mia idea è che nel timore di raccogliere pochi voti, volesse togliersi dal carro del perdente in tempo (magari per salire su quello altrui dopo le elezioni). Intanto, tanto di cappello a Giannino che si è ritirato e al resto del partito che con coerenza con quello fatto finora si rimbocca le maniche e si dà da fare per continuare a Fare.
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