EX-CINEMA…A GARDA GIOCHETTI SOTTOBANCO…SAPETE CHI C’E’ SOTTO SOTTO?

DALLA DELIBERA DELL’ULTIMO CONSIGLIO COMUNALE ABBIAMO QUESTE NOTIZIE:

 http://www.comunedigarda.it/nuovo/delibere.asp?id=140 

C’E’ SOLO DA LEGGERE…NESSUN COMMENTO, SOLO CHE OVVIAMENTE IL VICE SINDACO PASOTTI NON HA SAPUTO COSA RISPONDERE…QUESTO PERCHE’  E’ IN DIFETTO E  SA BENE CHE L’EX CINEMA E’ SOLO UNA SPECULAZIONE EDILIZIA CHE FAVORISCE I SOLITI NOTI…ALTRO CHE CURIA E SOPRATTUTTO SCORDATEVI I PARCHEGGI IN CENTRO!!!

L’OPPOSIZIONE AFFERMA IN MODO MOLTO CHIARO DI CHI SONO LE RESPONSABILITA’: 

 "Andiamo, un attimino, a vedere la questione della spesa perché, se mi permetterà il Vice-Sindaco, io sono andato alla voce relativa ai trasferimenti e vedo che è stato rimesso, come avevamo visto nella precedente seduta, il contributo straordinario alla Parrocchia di Garda per € 62.500. Come definire la gestione di questa pratica? Sicuramente è una situazione Kafkiana, perché mi sembra che dove si dice una cosa, contemporaneamente si dice l’esatto contrario o si dice ancora qualcosa di diverso. Io questo lo dico perché l’unica affermazione che mi sento di fare, colleghi, Amministratori come me, perché anche Voi siete membri di un Consiglio Comunale, tutto quello che avviene, avviene al di fuori di un discorso amministrativo corretto, intendo dire istituzionale quando dico corretto. Cioè se uno legge le carte sembra che “l’Amministrazione Comunale di Garda muove i suoi passi in base a quelle che sono le lettere a firma del Parroco pro-tempore o addirittura a firma dell’Avvocato della Curia che fa contro-firmare il Parroco pro-tempore”, senza dire qual è la reale decisione che prende questa Amministrazione. La deliberazione della Giunta Comunale n. 215 del 17.12.2010 dice: “Richiamata la deliberazione del Consiglio Comunale n. 10 del 25.01.2007, esecutiva, avente per oggetto: "Approvazione Convenzione/Usufrutto con la Parrocchia di Santa Maria Assunta di Garda (VR) per l’utilizzo del parcheggio del cortile ex-cinema e del magazzino annesso"”, dunque noi abbiamo fatto una convenzione e questa convenzione è stata firmata davanti al Segretario Comunale, che ha rogitato, e per il rogito c’è stato il buon nostro Responsabile dell’Area Lavori Pubblici ALESSANDRO SAVOIA e, per la Parrocchia di Garda, il Parroco Don GIOVANNI BIONDARO. La scadenza della convenzione era fissata al 31.03.2016, data che era stata concordata con la Parrocchia, in modo che l’usufrutto avesse una durata complessiva di circa nove anni. Quindi, la Parrocchia ci dice: “La facciamo scadere nel 2016, perché io ho bisogno di questi tempi!” e noi l’accettiamo e facciamo il rogito come dice. Ma adesso la Parrocchia, praticamente, non vuole più rispettare questa convenzione e allora dice: “Non pagatemi l’ultima rata di € 62.500. Aspettate a pagarmela, perché lì adesso io voglio fare un investimento!” E noi cosa facciamo? E noi facciamo subito una delibera, siccome è pervenuta una nota a firma di Don GIUSEPPE MARCHI, diciamo in delibera: “nota del 19.06.2009 con cui si faceva presente la volontà della Parrocchia, su indicazione e intesa con la Curia Vescovile di Verona, di promuovere il recupero urbanistico ed edilizio dell’area ex-cinema parrocchiale con i sovrastanti fabbricati, della superficie di mq 1655 circa; e nota del 22.09.2009, con cui si confermava la volontà della Parrocchia di promuovere il recupero urbanistico ed edilizio dell’area dell’ex-cinema con i sovrastanti fabbricati e si formalizzava la disponibilità della Parrocchia a presentare un "Piano di Recupero" per la riqualificazione urbanistica dell’area”. Il Comune di Garda gli risponde dicendo: “Bene! Siccome tu mi hai detto che adesso non vuoi più portare avanti la convenzione, ti dico che bisogna fare qualcosa però se vuoi fare questo!” E lì gli diciamo che vogliamo che faccia lo stradello tra Via San Francesco e Via XX Settembre, che recuperi la Chiesa di Santo Stefano, ecc., tutte cose che poi, peraltro, la Parrocchia aveva già detto nella sua lettera, cioè noi andiamo al traino, non ci sediamo e diciamo pubblicamente cosa vogliamo far venir fuori di lì. Se non dire che è colpa dell’Amministrazione precedente al 2000, che col Piano Regolatore ha detto che quell’area lì è un’area che può essere edificata. Quella è la colpa principale! Non la colpa di chi sta amministrando e non dice, non si interroga: “Cosa ne facciamo? Cosa volete farne? Quando la Contessina ALBERTINI l’ha regalata alla Parrocchia, cos’ha detto? Ha detto che era per i Gardesani! Ora, Voi della Parrocchia andate a fare un’alienazione di questo bene, fate qualcos’altro? Eh, ditelo!”. Niente! Addirittura (io sono un peccatore, ma cattolico praticante e conosco la Parrocchia) quelli che fanno parte del cosiddetto Consiglio Pastorale mi dicono che non ne hanno parlato in Consiglio Pastorale, non ne hanno assolutamente parlato del futuro di quell’area. Allora, a questo punto io dico, però, come Amministratori ne vogliamo parlare? E la mia volontà, questa sera, è quella di far capire anche ai colleghi Consiglieri che non è un’impuntatura la mia. Se a un certo punto ai Gardesani, se a Voi che siete la maggioranza va bene che lì si costruisca, si faccia un parcheggio interrato, si faccia una speculazione legittima, ma pur sempre una speculazione edilizia ed economica, mi va bene perché Voi siete la maggioranza e rappresentate la maggioranza della volontà dei cittadini, ma parliamone viva Dio! Diciamolo alla gente! Non che noi veniamo a sapere cosa stanno facendo e cosa non stanno facendo dalla raccomandata a mano dell’Avvocato LUIGI BIONDARO il quale – e abbiamo la fotocopia della lettera – a lato fa firmare anche il Parroco, allora cosa scrive l’Avvocato LUIGI BIONDARO? L’Avvocato LUIGI BIONDARO, nostro concittadino penso, o quanto meno seconda casa, quindi uno che paga l’I.C.I., e quindi è sicuramente una persona proba per il nostro paese visto che abita qui, oltre a essere fratello del Monsignore che ha preceduto l’attuale Parroco, dice nella sua lettera: “Scrivo la presente a nome e per conto della Parrocchia di Santa Maria Assunta di Garda, il cui legale rappresentante, Parroco pro-tempore, Don GIUSEPPE MARCHI, sottoscrive la presente per adesione facendone proprio il contenuto.” E dice: “Richiamo innanzitutto i rapporti di leale e rispettosa collaborazione” – eh, viva Dio, ci vorrebbe altro? Ogni cosa che ci hanno proposto l’abbiamo accettata! Se non siamo leali qui non lo siamo da nessuna parte! – e la lettera continua così: “Infatti, in esecuzione di quanto stabilito nella delibera della Giunta – si riferisce alla delibera dell’anno scorso, n. 192 dell’11.12.2009 – il Comune non ha pagato la quarta e ultima rata dell’importo di Euro 62.500,00, la cui scadenza era fissata al 31.03.2010, e la Parrocchia, non pretendendone la corresponsione, ha proceduto alla presentazione di tutti gli elaborati del Piano di Recupero  in piena conformità sempre alle indicazioni  e ai limiti  esplicitati nel sopracitato provvedimento. Fermo tutto quanto sopra evidenziato, la Parrocchia di Garda, con la presente conferma l’ulteriore impegno di cui è stata richiesta di farsi carico, e cioè l’impegno a pagare al Comune – quale corrispettivo per il diritto di usufrutto sul bene, non goduto – l’importo di Euro 140.000,00” e noi lo sappiamo da qui, l’hanno detto loro, cioè io non so ufficialmente chi sia chi ha fatto le trattative! Perché nell’ultima seduta del Consiglio Comunale, nella risposta è stato detto che non si sapeva ancora niente, quella precedente era solo una delibera di indirizzo. E io dico: ma come fate a dare una delibera di indirizzo se non si è ancora espresso il Consiglio Comunale? Ecco perché io Vi dico che istituzionalmente è una situazione Kafkiana, cioè il Comune, l’Amministrazione, la Giunta procede a dare indirizzi su competenze che non sono proprie, ma sono proprie del Consiglio. E’ pur vero che la Giunta governa il Comune, ma è altrettanto vero che la competenza è questa: del Consiglio. E’ come se il Governo Italiano dicesse: “Si fa così perché io ho la maggioranza!” Beh, la maggioranza intanto vai a vedere se ce l’hai su quel provvedimento, dopodiché, quando tu avrai revocato la convenzione, nel momento in cui tu hai revocato la convenzione puoi dare tutte le direttive che vuoi. Mentre questo è un qualcosa di domestico, di casereccio, sembra di essere alle vecchie trattative che si facevano a Caprino al mercato quando dovevano vendere le vacche che andavano a mangiare le trippe. Questa è la realtà sostanziale che ne emerge da questo discorso. E permettetemi, trovo anche sminuita la figura del Parroco! Perché il Parroco rappresenta l’intera Comunità del paese. E’ pur vero che io non ho nessun diritto di fargli i conti in tasca, ma ce l’avranno quelli del Consiglio Pastorale il diritto di fargli i conti in tasca. Ce l’avrà questo Consiglio Comunale il diritto di chiedergli conto per quale motivo quattro anni fa è stato richiesto di fare una convenzione per poter usufruire di un contributo cospicuo di 250.000 Euro e oggi: “Quei soldi non mi servono più perché devo guadagnare 2-3-4-5 – dicono di più, non mi interessa – milioni di Euro per portarli alla Curia?!” Ma diteci il perché! Questo è il discorso sostanziale che ne emerge da una realtà che è stata pasticciata. Allora, in questo Consiglio Comunale vogliamo dire una volta per tutte se siamo favorevoli o contrari a interrompere la convenzione? Siamo favorevoli? Benissimo! La interrompiamo! Ce ne assumiamo la responsabilità di fronte a tutti i cittadini che rappresentiamo e dopodiché la Giunta fa tutti gli atti necessari per continuare, difendendo quelli che sono gli interessi legittimi del Comune, lo stradello, mettere a posto la facciata della Chiesa di Santo Stefano, il tetto, il parcheggio sotterraneo, tutto quello di cui avete bisogno e di cui non avete bisogno, ma alla luce del sole! Non che io debba essere fermato all’uscita di questa sala, o qualche tempo fa da Tizio piuttosto che da Caio, ma anche da esponenti politici importanti di questo paese, che sono stati in Parlamento o che hanno cariche elevate, per sentirmi dire: “Ma tu sei l’unico sciocco che non ha capito che il tutto è stato gestito dallo Studio BIONDARO e che è un suo cliente il compratore!” Benissimo! E’ una cosa legittima, non me ne vergogno! Qual è il problema? Il Comune ci guadagna! Non mi interessa se dietro c’è lo Studio BIONDARO, c’è la Curia o c’è qualcun altro. Basta che le cose siano chiare! Quello che invece in questo paese non c’è di chiaro, ed è per questo che io non ritornerò più in questo Consiglio Comunale, perché mi sembra in questi cinque anni di averVi dimostrato, con la mia modestia – perché mi considero un modesto politico – di essere sempre stato leale e di non aver mai fatto sotterfugi, né denunce, né cose tipicamente dovute al rancore o al livore, l’unica cosa che mi sta a cuore – e Ve lo dico guardandoVi in faccia – è quella che si faccia il bene di chi ci ha eletto e di chi paga le tasse in questo Comune. Non mi interessano i giochetti sottobanco! O gli interessi di Tizio, di Caio o di Sempronio, fosse anche il Parroco pro-tempore o il rappresentante della Curia Vescovile di Verona! Ci siamo? Questa è la realtà! Questo è quello che è mancato! E’ mancata una chiarezza, un dire: “Abbiamo fatto un’azione valida perché è stato restaurato l’ex-oratorio femminile!” ecc., bellissimo edificio, tutto quello che volete, non c’è ancora lo scivolo per gli handicappati, tanto per parlarci chiaro, per i disabili, visto che ne avevamo avuto osservazione anche su questo, no?, ecco, bellissimo, abbiamo finanziato un’istituzione che è benemerita perché darà degli spazi di sicurezza per i bambini di Garda, per i giovani di Garda, però le cose si fanno alla luce del sole! Questo è il discorso, dopodiché c’è da fare un affare, cerchiamo di farglielo fare al Comune l’affare, cioè ai cittadini, non ai più furbi e non vado oltre perché di queste cose ne abbiamo già parlato varie volte. E’ come quando si era partiti per fare il porto galleggiante, Ve lo ricordate due anni fa il porto galleggiante? Sembrava che fosse la cosa più necessaria. Dopodiché anche dei Consiglieri che siedono normalmente in questo Consiglio hanno detto: “Mah, a noi ci è stato imposto! Ci hanno detto di votare così! Non sapevamo quello che era!” Infine, la Giunta ha fatto retromarcia e se n’è andato, ma perché? Perché l’intero paese è venuto nella Sala Congressi e aveva detto quello che pensava. …

MA QUI LA GIUNTA NON FA RETROMARCIA, TUTTI VOTANO E SI APPROVA CHE CERTE PROPRIETA’ VADANO A CHI SPECULA, A CHI FA AFFARI D’ORO A SCAPITO DEL NOSTRO TERRITORIO…VORRA’ DIRE CARI GARDESANI CHE SE LI RIVOTERETE IL PAESE SARA’ DIRETTO AL NULLA...AL VUOTO DI QUESTI 10 ANNI E ANCORA NESSUNO DI VOI HA RISPOSTO QUALI SONO LE OPERE POSITIVE CHE HA FATTO QUESTA AMMINISTRAZIONE? DATECI DEI BUONI MOTIVI, LASCIANDO PERDERE IL MUCCHIO DI PROMESSE FASULLE E DI FAVORITISMI CHE CONTINUANO A DIFFONDERE PER RACOGLIERE VOTI (INSOMMA UN VERO SCAMBIO), PER SOSTENERE UNA GIUNTA DEL GENERE, DOVE TUTTI DAL PRIMO ALL’ULTIMO SONO COMPLICI DI SCELTE A DIR POCO ABERRANTI???

 

Vai articolo originale: http://salviamogarda.leonardo.it/blog/excinemaa_garda_giochetti_sottobancosapete_chi_ce_sotto_sotto.html

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