Domenica 20 ottobre, poco prima delle 15.30, i residenti di via dell’Artigianato a Erbusco hanno vissuto un’ora di autentico caos. Un uomo di 36 anni, visibilmente fuori controllo, ha iniziato a suonare ripetutamente i campanelli delle abitazioni, disturbando la quiete del quartiere. L’escalation di comportamenti fuori dal comune non si è fermata lì: poco dopo, l’uomo si è gettato in strada, bloccando le auto in transito e colpendone i cofani a pugni, in un episodio che ha lasciato tutti sgomenti.
Nel frattempo, le chiamate al numero unico per le emergenze e ai carabinieri si sono moltiplicate, ma la situazione è rapidamente degenerata. Il 36enne, di origini marocchine e con precedenti di polizia, ha aggredito un connazionale che ha avuto la sfortuna di trovarsi sul suo cammino. Secondo quanto ricostruito dalle forze dell’ordine, il passante è stato colpito con calci e pugni. Fortunatamente, le sue ferite si sono rivelate lievi e, dopo il soccorso, è stato trasportato all’ospedale di Chiari, con una prognosi di pochi giorni.
Quando la pattuglia del Radiomobile di Chiari è finalmente giunta sul posto, la situazione era ormai fuori controllo. Nemmeno l’intervento delle forze dell’ordine è riuscito inizialmente a riportare la calma: il 36enne si è scagliato anche contro i carabinieri, cercando di aggredirli con pugni. Nonostante la resistenza dell’uomo, alla fine i militari sono riusciti a bloccarlo, anche grazie all’intervento di altre due pattuglie. La colluttazione ha lasciato i carabinieri con alcune escoriazioni, ma l’uomo è stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale.
Dopo essere stato fermato, il 36enne è stato portato in caserma a Chiari, dove ha trascorso la notte tra domenica e lunedì. Il giorno successivo è stato condotto al tribunale di Brescia per il giudizio direttissimo, con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale.
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