Come può internet diventare più stupida (semplice)?
In realtà credo che sia già semplice da usare. Non dico da capire. Ma l’utilizzo della rete si sta già semplificando nell’utilizzo quotidiano. Penso a Twitter, Dropbox, Friendfeed, Wikipedia, Google, Youtube. Prendiamo ad esempio quest’ultimo. Dato per scontato che uno sappia accendere il computer e muovere il mouse, alla fine basta aprire il browser, scrivere l’indirizzo www.youtube.com sulla barra degli indirizzi, inserire una parola chiave nella barra di ricerca e cliccare sul thumbnail che più ci aggrada. Facile? Sì!
La vera barriera tra i cosidetti utonti e la rete spesso è semplicemente la pigrizia nell’affrontare il nuovo, la scarsa curiosità, l’atrofizzazione del cervello ad una routine di procedure per sbrigare le faccende quotidiane. Per sfondare questo muro serve qualcosa/qualcuno che la gente meno informatizzata già conosce e di cui si fida: Microsoft. Chi ha installato Linux o si è comprato un Mac, in genere ha già qualche anno alle spalle di computeristica. Microsoft invece è nelle case di tutti gli altri, quelli che per la prima volta di affacciano al mondo virtuale. E la gente, checché se ne dica, si fida, perché quelli che si lamentano, lo fanno solo perché conoscono le alternative sul mercato, e dunque rientrano già nella categorie di “esperti”. Come può aiutare Microsoft un paese come l’Italia ad entrare nelle maglie della rete?
Non solo il browser deve essere più semplice, intuitivo e pulito, ma l’intero sistema operativo Windows dovrebbe sbilanciarsi di più. Potrebbe chiederti se il documento che hai appena terminato di scrivere lo vuoi allegare ad una nuova mail. Potrebbe invitarti al termine della visione del film di lasciare un commento su MyMovies.it. Potrebbe sfidarti a pubblicare il tuo risultato ad un videogame su una classifica pubblica.
In questa maniera, volente o nolente, l’utonto si rende conto di quanto è limitato il suo uso del computer e si incuriosisce, pretende di conoscere meglio internet e magari ad abbonarsi ad una connessione più veloce.
L’ultimo numero di Wired (ottobre 2009) in un articolo, descrivendo le mire di Ray Ozzie per il futuro di Microsoft, mi ha fatto sperare che una cosa del genere sia possibile in breve tempo. Vediamo se Windows Azure basterà per trascinare con sé gli scettici nella rete.
Vai articolo originale: http://feedproxy.google.com/~r/blogspot/SCne/~3/byu09mOexjY/entriamo-nella-rete.html