Durante la 75ª edizione dell’International Astronautical Congress (IAC), tenutosi a Milano dal 14 al 18 ottobre, ENEA ha presentato una serie di innovazioni rivoluzionarie, tra cui orti hi-tech, sistemi di riciclo biorigenerativo e facility uniche per la simulazione di condizioni spaziali. L’evento, il più importante nel settore spaziale, è stato organizzato dalla International Astronautical Federation (IAF) e ospitato in Italia con il supporto dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI).
Al centro dell’esposizione ENEA c’è il progetto “Space It-Up!”, un partenariato esteso sulle attività spaziali finanziato con 80 milioni di euro da ASI e dal Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR). L’obiettivo è sviluppare tecnologie avanzate per sostenere la vita umana e vegetale nello spazio, in previsione di missioni su Luna e Marte.
Le principali innovazioni presentate includono:
- HORT3SPACE – Un sistema di coltivazione idroponica automatizzato per microverdure, dotato di luci LED full-spectrum e un braccio robotico. Sviluppato in collaborazione con l’Università Sapienza di Roma, questo sistema è stato testato nella missione Amadee24, simulazione di una missione su Marte tenutasi in Armenia.
- GREENCUBE – Un micro-orto sperimentato nello spazio tramite nanosatellite, capace di coltivare verdure senza supervisione diretta degli astronauti. Lanciato a un’orbita di circa 6.000 km, GREENCUBE è frutto di una collaborazione tra ASI, ENEA, Sapienza Università di Roma e Università Federico II di Napoli.
- CALLIOPE – Unica facility in Europa per lo studio della resistenza a radiazioni di materiali e sistemi biologici in ambienti estremi, Calliope consente test avanzati per lo spazio. Parte del programma ASIF di ASI e del progetto europeo AIDA 2020, la facility è una risorsa chiave per la comunità scientifica spaziale.
- Progetto GEA – Una simulazione in grotta per replicare le condizioni ambientali lunari. Gli astronauti coinvolti nel progetto potranno studiare l’isolamento e l’assenza di luce mentre svolgono esperimenti scientifici, inclusi test per la coltivazione di microverdure in ambienti confinati.
- Progetto BEATRICE – Un prototipo che ricicla le acque reflue degli astronauti tramite celle a combustibile microbiche, producendo energia elettrica e fertilizzanti per la coltivazione spaziale. Sviluppato da ENEA con la partecipazione di varie università italiane e straniere, questo sistema è un passo avanti verso la sostenibilità delle future colonie spaziali.
L’impegno di ENEA in queste ricerche mira a sviluppare tecnologie per la sopravvivenza in ambienti extraterrestri ostili, garantendo l’autosufficienza e la sostenibilità delle future missioni umane nello spazio. Queste innovazioni rappresentano un passo fondamentale verso l’esplorazione della Luna e di Marte, affrontando sfide cruciali come il riciclo delle risorse e la produzione di cibo in condizioni estreme.
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