Le recenti elezioni amministrative a Sirmione, tenutesi l’8 e il 9 giugno, hanno visto la riconferma del sindaco Lavelli con un margine di voti molto ristretto. Tuttavia, i candidati sconfitti, Marcello Bertoldi e Roberto Campagnola, hanno deciso di presentare un ricorso al Tar a causa di presunte irregolarità riscontrate durante le operazioni di voto.
Motivazioni del Ricorso
Roberto Campagnola ha evidenziato numerosi vizi di forma nei verbali dei sei seggi elettorali. Secondo quanto riportato, le irregolarità includono urne non sigillate correttamente, discrepanze tra il numero delle schede votate e quello dei votanti effettivi, e l’uso di strumenti non idonei per esprimere il voto, come matite non copiative. “Sono oggettive e facilmente riscontrabili dai verbali le irregolarità avvenute,” ha dichiarato Campagnola.
Procedura e Tempistiche
Dopo un confronto interno tra tutti i candidati della lista, ad eccezione di tre che erano assenti da Sirmione ma comunque favorevoli al ricorso, è stata presa la decisione di procedere legalmente. La finalità del ricorso è garantire la trasparenza delle elezioni nel rispetto della volontà degli elettori. Ora si dovrà attendere circa un mese e mezzo per conoscere il verdetto del Tar. Se il ricorso verrà accolto, il Comune sarà commissariato temporaneamente in attesa di nuove elezioni previste per il 2025.
Dichiarazioni dei Candidati
Marcello Bertoldi ha ribadito che lo scopo del ricorso non è destabilizzare l’amministrazione comunale ma verificare la regolarità delle operazioni elettorali. Ha sottolineato come gli errori constatati ai seggi siano numerosi e possano influenzare significativamente i risultati finali dato lo stretto margine di voti tra i candidati.
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