Elezioni provinciali: la sfida tra centrodestra e centrosinistra per il nuovo consiglio provinciale

Oggi, domenica 29 settembre, dalle 8:00 alle 20:00, 2.600 tra sindaci e consiglieri comunali sono chiamati alle urne per eleggere i nuovi membri del consiglio provinciale, che resterà in carica per i prossimi due anni. Non si voterà per la presidenza del Broletto, poiché Emanuele Moraschini, eletto nel gennaio 2023, manterrà la carica fino al 2027.

La maggioranza uscente

L’attuale maggioranza del Palazzo Broletto è frutto di un’alleanza tra centrodestra e centrosinistra, con Moraschini sostenuto sia da Fratelli d’Italia che dal Partito Democratico. Tuttavia, l’esito delle elezioni comunali di giugno, che ha visto alcuni Comuni spostarsi verso il centrodestra e altri verso il centrosinistra, potrebbe influire sugli equilibri. Nei Comuni con oltre 15.000 abitanti, il centrodestra ha mantenuto il controllo in quattro su cinque, mentre in altri il centrosinistra ha registrato vittorie sorprendenti, come ad Adro, che ha visto la fine di 20 anni di amministrazione leghista. Il rinnovo del consiglio si prospetta quindi come una competizione serrata tra i due schieramenti, con due sole liste in corsa, come accaduto già nel 2021.

Il meccanismo del voto

Non saranno i cittadini a votare, ma sindaci e consiglieri comunali attraverso un sistema di voto ponderato, dove il peso di ogni voto varia in base alla popolazione del Comune di appartenenza. A Brescia, ad esempio, il voto di un consigliere vale 498 voti ponderati, mentre nei Comuni con meno di 3.000 abitanti il voto di un amministratore vale 11. I seggi saranno aperti al CFP Zanardelli di via Gamba, che sarà l’unico centro di voto per tutta la provincia.

Le liste in gara

Il centrodestra, sotto il nome “Progetto Futuro, provincia protagonista”, ha ampliato la sua coalizione includendo Lombardia Ideale e alcuni ex membri di Italia Viva. Tra i candidati figurano nomi di spicco come Laura Trecani, Paolo Fontana e Daniele Mannatrizio. Anche la Lega presenta nuovi volti, con candidati come Agostino Damiolini e Marco Togni.

Dall’altra parte, il centrosinistra si presenta con la lista “Territorio bene comune”, che rappresenta il primo tentativo di “campo largo” in ambito provinciale, replicando l’esperimento già avviato in Loggia. La lista schiera otto esponenti del Partito Democratico, tra cui Andrea Curcio e Fabio Capra, e una varietà di rappresentanti di altre forze politiche, come Italia Viva e Azione.

Il risultato finale

Con le elezioni di giugno che hanno modificato gli equilibri politici in diversi Comuni, il risultato di questa elezione provinciale rimane incerto. Tuttavia, la sfida tra centrodestra e centrosinistra si prospetta serrata e determinante per il futuro politico della provincia.

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