Nella decisione di Sergio Chiamparino di rinunciare alla corsa per la segreteria del Partito Democratico avrà sicuramente pesato il rischio altissimo di inusccesso. Ma Chiamparino è una persona seria, un amministratore impegnato sul suo territorio. E il sindaco è uno dei mestieri più belli del mondo.
Mi piace pensare che prima di prendere la decisione definitiva abbia letto le lettere dei suoi concittadini, come ha spiegato: lo scippo subito, il problema della casa, l’asilo nido che non ha posti a sufficienza. E che il senso del dovere, del servizio civico, abbiano prevalso sull’ambizione di diventare segretario di partito (peraltro mestiere meno bello, più faticoso e molto più rischioso, se quel partito è il PD).
L’effetto più importante è che finalmente qualcuno mantiene i propri impegni. Dopo quelli che hanno annunciato di andare in Africa e si sono candidati alla premiership, quelli che avrebbero voluto fare i papà vicini alla prole e si sono presi un posto al Parlamento europeo, quelli che avrebbero dovuto fare i traghettatori e adesso pretendono di fare gli skipper per portare il PD oltre l’oceano che lo separa dagli avversari, Sergio Chiamparino è uno che rimane a fare il mestiere per il quale i suoi elettori e concittadini lo hanno scelto, fino al 2011.
Auguri e buon lavoro, signor Sindaco.