Sono contento. La serata sulla musica di Mahler è andata bene, c'era la sala piena, tutti hanno apprezzato e seguito il discorso e anche il "dopo", con l'assaggio del rosso Madér di Selva Capuzza, i biscotti (e lo speck di Villgrater…) è stato piacevolissimo.
Alla fine il tempo è rimasto di 2 ore e venti e come aveva detto Paolo Valdemarin alla prova: si vede che questa è una conferenza che deve durare due ore e venti minuti!
La musica ha comunque reso scorrevole e appassionante il tutto e nessuno si è accasciato sulla sedia o è fuggito, devo anche dire che nel pomeriggio avevo chiesto a Stefano Castagna di venire a valutare la qualità del suono dell'ascolto e i suoi suggerimenti sono stati preziosi: rifatte le connnessioni, lui ha riequalizzato il mixer e l'impianto Bose che ci ha regalato Damiano ha fatto il resto.
Adesso mi godo il completamento e poi con calma, smonto il tutto e lo riassemblo per la conferenza sulla motivazione e l'innovazione. E' un peccato perchè mi pare appassionante e interessante anche solo questa parte ma è come mangiare una delle casette di pan pepato di Marina: c'è tanto lavoro ma il fine è quello di "cibarsi" di quel lavoro.
Io sono felice dell'abbraccio di tanti amici che mi hanno ringraziato per averli aiutati a cogliere la straordinaria bellezza di questa musica e più di un applauso la loro soddisfazione mi appaga.
Adesso smaltisco un po' di adrenalina e poi credo proprio che dormirò come un sasso.
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