Due casi di febbre Dengue sul Garda: profilassi a Manerba e Padenghe

Coprirsi il più possibile e scacciare in ogni modo le zanzare: un caso di febbre Dengue a Manerba, un altro probabile a Padenghe.

E così sul basso Garda scatta la profilassi. Nessun allarmismo, niente che non si possa risolvere prestando semplicemente attenzione. È questa la premessa doverosa, che anche i sindaci dei due paesi interessati esplicitano nello spiegare cosa stia accadendo. Il primo è Flaviano Mattiotti, sindaco di Manerba, che è già dovuto intervenire.

A Manerba

«Ats Brescia ci ha comunicato che una signora residente in paese, di rientro da un viaggio all’estero, è risultata positiva al virus della Dengue. Che io sappia la donna ora sta bene, ma la normativa prevede che in questi casi nelle aree maggiormente esposte al pericolo di contagio vengano messe in atto misure precauzionali».

A Padenghe

«Non abbiamo ancora nessuna certezza – sottolinea dal canto suo il primo cittadino di Padenghe Albino Zuliani -, ma una persona che ha soggiornato per qualche giorno nel nostro paese potrebbe essere positiva al virus. Così, in via precauzionale, mettiamo in atto il protocollo». Un protocollo che individua il nemico numero uno nelle zanzare, il principale vettore del virus (dei virus, perché sono quattro, molto simili tra loro) che causa la Dengue: una patologia con febbre elevata, cefalea e forti dolori muscolari, anche con nausea e vomito. E che nei casi più gravi può essere letale: la febbre emorragica, se non trattata, può portare al collasso e allo stato di shock circolatorio.

Le ordinanze

I Comuni fanno la loro parte mettendo in atto interventi adulticidi e larvicidi nelle aree interessate. Per Padenghe, via dei Ronchi e via Calvino: «Una bonifica mirata – dettaglia Zuliani – che si aggiunge alle misure di disinfestazione che già normalmente poniamo in essere per zanzare tigre e zecche». Stessa cosa è successa a Manerba nei giorni scorsi, con il Comune a concentrarsi in particolar modo sulle vie Prezzolaro, Panoramica e San Francesco.

Anche i privati cittadini e le aziende però sono chiamati a muoversi. In che maniera è ben scritto nelle ordinanze, dove si trovano riassunte tutte le misure precauzionali da adottare per evitare i contagi e la diffusione del virus. Occorre dunque coprirsi il più possibile e utilizzare repellenti antizanzare, ma anche impiegare zanzariere e spirali fumogene oppure elettro-emanatori di insetticida. In più, ottemperare a tutti quegli adempimenti prescritti per gli spazi esterni (e previsti anche nelle ordinanze «anti zanzare» più comuni, già in vigore in ogni paese): evitare il ristagno delle acque in primo luogo, anche in orti e cantieri, e tenere sgombri cortili e aree aperte da sterpi ed erbacce. Non ottemperare a quanto disposto comporta sanzioni da minimo 25 euro a massimo 500 euro. 

EMBED [Il virus si trasmette attraverso le zanzare]

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