Sono marito e moglie, ufficialmente residenti a Montichiari. Lei lavora come lavapiatti in un hotel, lui ha problemi di salute e non può svolgere alcun lavoro. Così, impossibilitati a sostenere le spese di un viaggio quotidiano tra la città della Bassa e il lago, per quattro mesi hanno trasformato l’auto nella loro casa. È questa la toccante storia che riguarda due coniugi albanesi, che negli ultimi tempi hanno vissuto in auto tra Gargnano e Tignale. Una vicenda venuta alla luce casualmente.
Mercoledì sera alla Polizia locale di Gargnano è stata segnalata la presenza di un’auto ferma da ore nel piazzale antistante la parrocchia di San Martino con un uomo sdraiato sul sedile. I vigili hanno scoperto che il presunto sospetto era un uomo di 65 anni. Non un ladro, ma una persona in difficoltà. «Dormo in auto con mia moglie che lavora. Io non posso farlo» ha dichiarato. È risultato incensurato e in regola. Sua la vettura, assicurata e con tanto di bollo. Ieri mattina nuova segnalazione, stavolta dalla parte opposta del paese.
Due mamme che accompagnavano i bambini all’asilo hanno notato una donna non più giovane lavarsi nel lago, completamente nuda. Intervento e la scoperta che si trattava della moglie dell’uomo identificato la sera prima: durante il controllo lei era andata a prendere acqua alla fontana.
«Lavoro come lavapiatti» ha detto indicando l’albergo gestito da un gargnanese tra Gargnano e Tignale. «Abitiamo a Montichiari con i figli – ha aggiunto, spiegando il perché non tornasse a casa- . Ci laviamo o alla fontana o nel lago. Il proprietario dell’albergo mi ha detto di usare pure la doccia, ma mi sono fatta riguardo».
Il comandante dei Vigili ha offerto alla donna da mangiare e in negozio, saputo il perché di quei panini, è scattata la solidarietà. Una signora ha offerto vestiti, un’altra dei soldi. La titolare da bere. Il proprietario dell’albergo, che non era al corrente che la dipendente dormisse in auto, da ieri ospita marito e moglie. Ma la stagione turistica sta per concludersi.
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