Il 5×1000 è stato introdotto nel 2006 per poi venire stabilizzato nel 2014. Si tratta di una misura che consente di devolvere una quota percentuale dell’IRPEF a quelle organizzazioni, comprese le associazioni di volontariato, che attuano attività reputate socialmente utili.
Da diversi anni è possibile destinare a VIDAS 5X1000, un’associazione fondata a Milano nel 1982 da Giovanna Cavazzoni con l’intento di stare a fianco dei pazienti che hanno bisogno di cure palliative e delle loro famiglie.
Se all’inizio si trattava soltanto di persone in età adulta, nel tempo il servizio è stato esteso anche a bambini e adolescenti, per i quali dal 2019 è attivo l’hospice pediatrico Casa Sollievo Bimbi.
Perché scegliere VIDAS per il 5×1000
Il campo delle cure palliative è uno dei più delicati e complessi della medicina. Se da un lato è vero che non è più possibile guarire dalla malattia, dall’altro è altrettanto valido il ragionamento per cui c’è ancora tanto da fare per garantire un fine vita nel rispetto della dignità dell’individuo.
È questo l’intento di VIDAS, un’organizzazione non profit che offre un’assistenza sociosanitaria integrata e continuativa in cui operano diverse figure professionali qualificate: medici, infermieri, psicologi, terapista occupazionale, logopedista, farmacisti e via dicendo.
Per ogni persona viene organizzato un team ad hoc, all’interno del quale sono attivi anche i volontari, identificabili facilmente tramite apposito cartellino di riconoscimento. Ricevono un’adeguata e costante formazione, a fronte di una selezione preliminare che tiene conto in special modo delle doti umane.
Il 5×1000 è un sostegno fondamentale per le associazioni di volontariato, gratuito per chi lo dona e capace di fare la differenza, anche quando di piccola entità, per chi lo riceve.
VIDAS è un’associazione che dalla sua nascita a oggi non si è mai fermata, ponendosi ogni anno nuovi traguardi da raggiungere, anche grazie a chi la sostiene donando semplicemente il 5×1000.
Cosa fa VIDAS
Le attività di VIDAS nell’ambito delle cure palliative permettono a quelle persone e famiglie che ne hanno necessità di usufruire di un servizio di assistenza domiciliare oppure in hospice.
L’accesso alle cure, valutato in fase di primo colloquioda un team di assistenti sociali, presenta i medesimi criteri per tutti, senza distinzione di genere, età, lingua, opinioni politiche, provenienza geografica e via dicendo.
Avviene quindi in base alla valutazione dei bisogni della singola persona e nel segno dell’equità, e il ricovero in hospice si propone nel momento in cui la casa non è, per motivi logistici, un luogo adatto alla cura o il paziente vive in condizioni di solitudine e disagio sociale.
Da diversi anni è attiva a Milano Casa VIDAS, pensata per i pazienti di età adulta.
Accanto all’hospice per adulti c’è anche Casa Sollievo Bimbi, che accoglie i pazienti di età pediatrica.
L’attività di VIDAS per coloro che necessitano di cure palliative è perciò da considerare a 360°, in quanto capace di interessare le persone di tutte le età, che possono usufruire di strutture efficienti e personale competente, anche per quanto riguarda i volontari.
In questo modo viene garantita un’assistenza durante la parte finale della vita che rispetta la dignità dell’individuo, che si trova a vivere il più possibile in una situazione di normalità. Non a caso per le strutture di hospice è stato usato il termine “casa”, proprio perché l’intento è quello di far sentire l’individuo e la sua famiglia come a casa propria.
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