Le discoteche italiane, da sempre luoghi di aggregazione e divertimento, sono oggi scenario di nuove sfide, con un aumento della presenza di baby gang e nuove regole per la sicurezza. I buttafuori, sempre più fondamentali, devono rispettare rigidi criteri di selezione e formazione, per garantire un ambiente sicuro e protetto per tutti i frequentatori.
Una trasformazione generazionale nelle discoteche
Le discoteche e i locali notturni non sono più come una volta: sebbene negli ultimi anni si sia assistito a una riduzione di risse e episodi di violenza tra adulti, l’attenzione si concentra ora su nuove problematiche legate alle generazioni più giovani. Le cosiddette “baby gang” rappresentano una delle principali preoccupazioni per gestori di locali e addetti alla sicurezza. Questi gruppi giovanili, spesso presenti all’esterno e all’interno delle discoteche, sono motivo di tensione e possono degenerare in episodi di micro-criminalità o atteggiamenti di sfida e aggressività.
Tra le problematiche più diffuse che i locali devono affrontare, ci sono i casi di abuso di sostanze stupefacenti, che si verificano talvolta anche nei bagni delle discoteche. Nonostante i controlli più serrati, l’uso di droghe tra i giovani resta un fenomeno preoccupante, spesso associato proprio alla ricerca di esperienze estreme durante le serate in discoteca.
Nuove responsabilità e criteri per i buttafuori
In questo contesto, la figura del buttafuori è oggi regolamentata in modo stringente, con requisiti precisi. Ogni buttafuori deve essere iscritto in un elenco prefettizio e sottoporsi a una revisione periodica ogni due anni per mantenere l’idoneità al ruolo. Questi professionisti devono avere una fedina penale pulita, senza precedenti o pendenze giudiziarie, e completare un corso di formazione specifico di 100 ore.
Le società che assumono i buttafuori sono anch’esse soggette a regolamentazioni e devono operare nel rispetto dell’articolo 134 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (Tulps). Gli istituti di vigilanza e investigazione, abilitati alla gestione della sicurezza nei locali, ottengono licenze autorizzative che permettono loro di assumere personale qualificato, il cui ruolo non è più limitato alla sola presenza fisica per dissuadere situazioni problematiche, ma comprende anche attività di prevenzione e monitoraggio attivo.
L’importanza della formazione e della supervisione continua
La formazione dei buttafuori, fondamentale per assicurare la sicurezza dei frequentatori dei locali, è finalizzata a dotarli delle competenze necessarie per rispondere prontamente e in modo professionale alle situazioni di rischio. Questi corsi coprono tecniche di gestione della folla, gestione di situazioni ad alto rischio, e conoscenze di base sulle norme giuridiche riguardanti la sicurezza pubblica. Oltre alla formazione iniziale, una supervisione costante è essenziale per garantire che queste competenze vengano applicate nel rispetto delle normative e dei diritti degli avventori.
Un equilibrio tra divertimento e sicurezza
Mentre il mondo delle discoteche continua ad evolversi per rispondere alle nuove sfide sociali, l’obiettivo primario resta quello di offrire un luogo sicuro e accogliente per chi desidera divertirsi senza preoccupazioni. Gli addetti alla sicurezza non solo fungono da barriera contro gli episodi di violenza o uso di sostanze, ma sono un punto di riferimento per i giovani, rappresentando un equilibrio tra controllo e discrezione.
L’industria del divertimento notturno italiana si trova dunque a un bivio, dovendo rispondere alle esigenze di un pubblico sempre più giovane e a nuovi rischi, senza mai dimenticare la missione di creare spazi inclusivi e sicuri. Questo cambiamento di prospettiva, che passa per un maggiore controllo della sicurezza e per la preparazione dei buttafuori, è il segnale di una società che evolve, adattandosi alle nuove generazioni e ai loro bisogni, senza dimenticare il valore della sicurezza.
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