Dipende – Voci del Garda  – 23 ° CONCORSO DI POESIAi premiati

Dipende – Voci del Garda  – 23 ° CONCORSO DI POESIA

dedicato al Lago di Garda ed ai suoi dialetti

Premiazione – Sabato 12 ottobre 2024 – Castello di Desenzano – ore 15.30

HAIKU DIALETTO

1° Premio Marisa Danzi Gavazzoni  – Verona

2° Premio Giuseppe Reversi – Peschiera

Premio Ornella Olfi – Montichiari

HAIKU ITALIANO

1° Premio Fiorenzo Fedrigo Negrar di Valpolicella  VR  

2° Premio Marta Vaccari – San Giovanni Lupatoto VR

3° Premio Pietro Sinico Montichiari  

POESIA ITALIANO

1° premio  Visconti Franco Brescia    

2° premio Raffaella Di Scala – Desenzano

premio Graziella Abiatico  – Flero BS

POESIA DIALETTO

1° Premio Dario Tornago – Brescia

2° premio Fabio Rosa Trento

3° premio Luigi Legrenzi – Passirano BS

PREMI SPECIALI

Premio SIMONE SAGLIA Giovanna Altobel – Verona

Premio MARIO ARDUINO  Felicita Ciceri –  Ballabio (LC)

Premio LUIGI LONARDI Anna Maria Lavarini Verona

Premio LYDIA E PIETRO LUSSIGNOLI – Sabrina Dalè – Botticino

Premio DONNA DEL LAGO – Nerina Poggese – Cerro VeroneseVR

Premio CECILIA E LUIGI TEMPO – Italo Dal Forno – Illasi VR

Premio TOMASO PODAVINI – Marco Gatti Brescia

 

Ordine premiazione, poesia in concorso e motivazione della giuria:

 

HAIKU DIALETTO

3° premio motto Ottimista – Ornella Olfi – Montichiari

Fiocada stanòt – Sulitì de matina. Mula pó i cör.

Nevicata questa notte – solicello mattutino – Si sciolgono anche i cuori

motivazione

Fiocca la neve su questo candido haiku. Un timido sole: in questo pregiato cammeo di parole, a sciogliersi è il cuore. 

2° Premio – motto Giglio – Giuseppe Reversi – Peschiera VR

Cocococodè – del polinar el canto – el galo gode.

Cocococodè – del canto del pollaio – il gallo gode.

motivazione

Una poesia sonora, un haiku onomatopeico: risuona il verso del gallo, nell’orchestra gioiosa del pollaio. Un canto agreste di gioia animale, una  vivace sinfonia, riprodotta in un recinto di tre versi.

1° Premio motto Sirio – Marisa Danzi Gavazzoni  – VR

Se spècia sogni – a fil de acque ciare – ride la luna.

Si specchiano sogni – a filo d’acque chiare – ride la luna.

motivazione

L’immagine compiaciuta del sorriso lunare, riflesso nell’acqua insieme al riverbero dei sogni, dona a questo haiku una fine dimensione onirica: un’atmosfera trasognata, dove regna la meraviglia.

HAIKU ITALIANO

3° Premio – motto PervincaPietro Sinico – Montichiari  

Torna l’inverno. – Me l’ha detto la brina – Sui miei gerani.

motivazione

Questo haiku incornicia una scena invernale: sono i gerani i testimoni del cambio di stagione, attestato dal comparire della brina. Una piccola gemma, questa poesia, sapientemente intagliata.

2° Premio – motto Varimar – Marta Vaccari – San Giovanni Lupatoto VR

Grappoli lilla – Il glicine mi appare – al muro bianco.

motivazione

Due colori: il lilla del glicine, il bianco del muro. Nella sua fine semplicità, la chiave di questo scrigno di versi fioriti di eleganza.

1° Premio motto Fosso Fiorenzo Fedrigo Negrar di Valpolicella  VR  

Stagno ghiacciato – sfiora lenta due sassi – l’ombra del pesce.

motivazione

Delicato, evanescente, quasi sfuggente nel suo raffinato equilibrio: questo haiku riesce a riprodurre sulla carta sensazioni tattili e visive di forte impatto poetico. Le parole sono incastonate sapientemente, in un piccolo gioiello di rara bellezza.

3 PREMI SPECIALI haiku italiano

SIMONE SAGLIA (1929 – 2014) Filologo, docente di letteratura italiana e storia. Autore di saggi letterari e storici. Traduttore soprattutto dalla lingua inglese. Delle sue numerose pubblicazioni ricordiamo: Storia di un paese. Il tempo dell’inganno 1900-1940 , Le doralise.  Molto impegnativa e ottimamente riuscita è stata la traduzione di due poemi Don Giovanni di Byron e L’anello e il libro di Robert Browning. Nel 2010 dà alle stampe Come l’aria nella luce un libro di ricordi in cui, dialogando con sua moglie Dada, cerca di dare una possibile risposta sul destino dell’anima.

Premio SIMONE SAGLIA –  haiku italiano – motto Sole – Giovanna Altobel – Verona

Radici forti – a tenere il mondo – fermo a terra.

motivazione

C’è qualcosa che trattiene il mondo: un’antica zavorra, un peso indispensabile che lo ancora a terra. Si percepisce, leggendo questo Haiku, la grave, arcaica forza delle radici.

MARIO ARDUINO ( 1940 – 2016) – ex sindaco di Sirmione, storico, scrittore, giornalista, autore di poesie e saggi letterari con numerose pubblicazioniè una figura poliedrica del panorama culturale gardesano. Raffinato poeta, i suoi versi sono composti da ricordi, memorie, fotogrammi e anche storie di lago. Piccole storie intessute dal grande amore per la sua terra.

Premio MARIO ARDUINO – haiku it – motto Anonimo – Felicita Ciceri –  Ballabio Lecco

Sere d’inverno – sulla sedia di paglia – la nonna cuce.

motivazione

Il ricordo dell’infanzia spicca in questa poesia dedicata ad una figura anziana delle famiglia: quasi una Parca, intenta a filare il suo stesso destino, in una placida sera invernale.

LUIGI LONARDI  (1950 – 2016) Grande personaggio, fu Sindaco di Solferino, Presidente dell’Associazione Colline Moreniche, Presidente onorario del Coordinamento Nazionale del Risorgimento che aveva fondato a Gavinana nel 2004. Pittura e poesia facevano parte della sua vita. Fu una bella figura di alpino, di cattolico liberale, di personaggio legato al principio dell’Unità italiana, al significato della sua terra , al ruolo storico delle colline Moreniche  e l’anfiteatro dl Garda.

Premio LUIGI LONARDI – haiku italiano – motto Elisan – Anna Maria Lavarini Verona

Brillano luci – nel prato blu del cielo – lucciole e stelle.

motivazione

Un haiku che brilla di una luce celeste: in questo scintillio notturno la luce delle stelle si confonde con quella delle lucciole. Un tocco di poetico splendore.

POESIA ITALIANO

3° premio – motto Stella – Graziella Abiatico  – Flero con la poesia ARRIVI

motivazione

In questa poesia, l’incipit “ascolta” e subito dopo al 4° verso “ascolterò” crea l’unione di due anime in cerca di luce, due anime con la voglia di cielo.

Con versi equilibrati e parole essenziali si narra dello sconcerto di chi ha perduto il senso della vita.

Nella poesia “La casa dei doganieri” Eugenio Montale conclude con “Tu non ricordi la casa di questa mia sera. Ed io non so chi va e chi resta.”

In questa poesia si aggiunge un altro verbo:

chi resta – la vita

chi parte – la morte

chi arriva – la speranza.

2° premio motto Sognatrice Raffaella Di Scala – Desenzano con la poesia FESTOSA

motivazione

Se la poesia è una forma di espressione che si fonda sulle dimensioni musicali del linguaggio (ritmi, accenti, sonorità) questo breve componimento ne raccoglie l’essenza. È sintetico e molto musicale.  L’uso appropriato degli aggettivi trasmette la difficoltà e la solennità del vivere ed evoca la suggestione del trascorrere del tempo.

1° premio  motto Tatanka – Visconti Franco Brescia   con la poesia FIORE DI TIGLIO

motivazione

L’uso dell’ossimoro con l’accostamento di due termini in forte antitesi fra loro “rosso vermiglio – pallido fiore di tiglio” crea una drammaticità quasi percepibile.

Accentuando il pathos, sono molto significative anche le due righe finali, molto simili, delle due strofe, perché dilatano la sofferenza e amplificano il dolore: “L’amore è un figlio che non tornerà – Noi siamo il figlio che non tornerà”.

3 PREMI SPECIALI poesia italiano

LYDIA E PIETRO LUSSIGNOLI – Lydia Lussignoli fu una grande insegnante e poetessa. Numerosi sono stati i riconoscimenti ricevuti e molti suoi lavori figurano in raccolte antologiche. Le sue poesie sono state pubblicate nella raccolta “Dentro le voci del cuore”.

Il marito Pietro Lussignoli, imprenditore, figura presente e concreta, innamorato della moglie, con la collaborazione della Pro loco di Soiano e il nostro mensile Dipende, nel 2001 aveva istituito un premio di Poesia per ricordare Lydia e dirle ancora grazie. Un gesto d’amore che noi portiamo avanti ricordano l’affetto che legava questi due cuori.

Premio LYDIA E PIETRO LUSSIGNOLI – motto Shadestolive – Sabrina Dalè – Botticino

con la poesia in italiano MI BASTA ESISTERE

motivazione

I versi di questa poesia nascondono una drammaticità che l’autrice rende giocosa con un sapiente gioco di rime. Il quotidiano non è sempre un sogno, ma nonostante la confusione e il disordine, (che la poetessa chiama caos) l’esistenza, il vivere stesso viene percepito con coraggio e ottimismo, e soprattutto viene apprezzato come un dono.

Premio DONNA DEL LAGO Motto Astrolabio – Nerina  Poggese – Cerro Veronese  – Poesia: SULLA RIVA DEL TEMPO

motivazione

Sulla riva del tempo, al calar della sera, lievi, affiorano leggiadre dall’acqua le ninfe giovinette, che prendono vita, si confidano, bisbigliano e sospinte dai raggi della luna e dal sussurrare delle madri entrano nei sogni dei fanciulli. Le ninfe del lago sono come le donne del lago: ricche di grazia e talenti. E il finale è come nelle favole: una pinna impaurita si rintana, davanti alle reti.

Premio CECILIA E LUIGI TEMPO – motto Melomane – Italo Dal Forno – Illasi VR

CECILIA E LUIGI TEMPO

Luigi Tempo (letto al concorso di Lonato 2019 da Elisa) Il prof Luigi Tempo, insegnante di Desenzano, seppe trasmettere l’amore a tante generazioni di studenti. Il suo inimitabile modo di insegnare creava entusiasmo e intreresse mettendo in fila concetti, storie ed emozioni in un tutt’uno che di regola non apparivano tali in una sorta di metodo educativo/comunicatiuvo da far invidia anche oggi ai maggiori esperti del settore.

Il prof, Tempo non apparteneva alla categoria che associa la scuola ad un austero rigore. In lui leggerete semplicità nelle note espositive che accomunavano l’eoquio alla disponibilità d’animo all’insegna della massima comprensione.

Poesia italiano: MARIA E LA LUNA (poesia dedicata a Maria Callas)

motivazione

Poesia dedicata alla grande Maria Callas. Con l’uso magistrale del sonetto, complice la luna e la suggestione del paesaggio, l’autore crea un’atmosfera quasi magica. La silhouette della cantante, si aggira solitaria ed evanescente nell’argentata notte di Sirmione; seguendola nel suo vagabondare par di percepire l’eco di antiche melodie.

1 PREMI SPECIALI poesia dialetto

TOMASO PODAVINI (1924- 2004)

Storico libraio di Desenzano, con la sua Galleria del libro fu protagonista assoluto del fermento culturale che attraversò Desenzano tra gli anni ’70 e ’80. Saggista, ricercatore del dialetto ma soprattutto poeta, raccolse le sue poesie nel libro Pelér. I suoi versi accarezzano il cuore di chi legge.

Premio TOMASO PODAVINI – motto Salvezza – Marco Gatti Brescia con la poesia Gosse de òm

motivazione

È vero, rispetto all’universo siamo piccolissimi – mini – puntini su di un piccolo punto.

E più ci avviciniamo per osservare meglio, ecco apparire delle minuscole gocce. “Gocce di uomini” uguali e fratelli. Uomini  – gocce intestardite – che si arrabattano in questa unica e sola preziosa vita, prevaricando e dimenticando che

Gh’è miga fii spinàcc, gh’è miga mür,gh’è mia bandére.Gósse de aquadal mar,da le paghére.Non ci sono fili spinati,  non ci sono muri, non ci sono bandiere. Gocce di acqua dal mare, dalle abetaie.

POESIA DIALETTO

3° premio-  motto Slambròt – Luigi Legrenzi – Passirano BS con la poesia La Contentessa

motivazione

Spesso il ricordo apre le porte alla malinconia. Ma quanto è dolce ricordare! E quanto è bello rivivere momenti di contentezza e di gioia! A volte la felicità è sdraiata sul fianco e luccica di primavera. L’immagine di questa figura leggerissima quasi incorporea, che alla mente sembra ancora di toccare, svanisce presto e rimane solo un’ombra di cenere. È un triste rimpianto, perché spesso la nostalgia lascia un retro gusto amarognolo.

2° premio – motto Grospel – Fabio Rosa Trento con la poesia En del paes del nient

motivazione

Alcune domande non hanno risposta. Soprattutto l’angosciante interrogativo “che resterà di noi?” Coi suoi versi questa poesia ci trasporta in un mondo di riflessioni e rimpianti. Tra amori spariti NEL NIENTE  si affaccia DAL NULLA l’immagine di un paese DI NULLA.

Prendono vita dalle parole in dialetto emozioni e sentimenti.

Ed ecco che da questa vuota evanescenza riaffiora una vecchia casa in cima al lago, abbandonata.

E, man mano i versi scorrono, l’angoscia cresce. Il tutto termina con un drammatico “ Nessuno ci cerca più”.

1° Premio motto Fotografia Dario Tornago – Brescia con la poesia. E ma sa ’l tòe sö

motivazione

Se nella lingua italiana la ricchezza di aggettivi e le numerose parole astratte consentono di esprimere al meglio sentimenti ed emozioni, il dialetto bresciano, molto più concreto, si fa capire  non con le parole ma con le immagini.

“… manésa frösta la zgnaùla, ne l’enzönöciàs, quaze ‘n sömelèch”

e par di vederla questa maniglia logora cigolare nell’inginocchiarsi, nell’abbassarsi velocemente, quasi un lampo … e par di vedere anche le “… le öciàde che biösca a bisa bóa söl tàol”

le occhiate che scivolano sul tavolo con passo di serpente.

Quindi non con le parole ma con le immagine l’autore riesce a rappresentare sentimenti quali la nostalgia, la desolazione o gli affetti e anche il  rimpianto. Le descrizioni sono visivamente quasi tangibili e il lettore percepisce, condividendole, queste sensazioni.

Ottima la chiusa: Lo stacco, e lo passo sul nulla, quasi a raccogliere un avanzo della tua vita. E me lo porto via.

Vai articolo originale: https://www.giornaledelgarda.info/premiopoesia_dipende/

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