Digital natives… ?

D-u: “[…] A tal scopo avrei creato una pagina su WebCollaborativoFacilissimoPerCretini che renderebbe la condivisione del materiale più ordinato, facile e veloce per tutti. Basta farsi un account sul sito WebCollaborativoFacilissimoPerCretini e”
Ggiovane_1: “Scusa, un account?”
D-u: “Sì, devi iscriverti. Ti basta un’email e una password”
Ggiovane_2: “Ma non possiamo fare tutto con la mail?”

D-u: “Ma la mail è disordinata. Funziona bene se si è in due, ma quando siamo come adesso in cinque, poi abbiamo doppioni che differiscono di poco gli uni dagli altri, diventa un casino capire cosa è definitivo, e poi una persona che arriva dopo non capirebbe più niente.”
Ggiovane_1: “Sì, ma io non sono bravo a usare il computer”
D-u: “Guarda che si tratta di servizi pensati per essere usati da chiunque. È veramente intuitivo. In ogni caso ho già preparato una guida per lo stretto necessario che ci servirebbe”
Ggiovane_2: “mmm… ma la mail davvero non va bene? L’abbiamo usata fino adesso…”
D-u: “Sì, ma è scomodo. Secondo me è molto meglio usare questo servizio. Nella mail è ad esempio un casino andare a recuperare quello che abbiamo fatto l’anno scorso. Invece qui possiamo fare una pagina apposta e poi quando ci serve con un click la recuperiamo”

Silenzio

Giovane_3: “No dai, teniamo la mail!”

Considerazione finale: ma davvero servono questi grandi investimenti per la banda larga quando la nuova generazione di ventenni è ancora a questi livelli? Non è che ancora oggi molti giovani considerano internet semplicemente lo spazio di Facebook, Youtube, Wikipedia e Yahoo Answers e se va bene dell’email e basta? Uno spazio per passare il tempo libero taggandosi in fotografie “compromettibilmente” infantili e al massimo trovare informazioni prettamente connesse con lo studio.

E allora mi viene da chiedere, ma chi è che abita quegli spazi innovativi, utili e democratici che promettono veramente un futuro migliore da far meritare a internet la candidatura al nobel della pace? Chi ha un account su LinkedIn, si informa via Twitter, partecipa nei forum, contribuisce attivamente su Wikipedia, collabora a distanza tramite la suite di Google, telefona via Skype? Forse negli Stati Uniti questo già avviene. Del resto lì sono più avanti… Ma in Europa? In Italia? I tempi sono davvero maturi quanto si crede per una net economy?

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