Addio ricerca spasmodica dello scatolone più adatto, addio fogli e foglietti sparpagliati in ogni dove: Polpenazze per la raccolta domiciliare della carta si converte al sacchetto e differenziare diventa più facile per tutti, anche per chi ha la seconda casa.
Spiega la novità l’assessore all’Ecologia, Luca Benedetti: «La raccolta porta a porta ormai è una realtà diffusa e a cui siamo abituati – sottolinea -. Proprio per questo le possibilità di migliorare il servizio sono in continuo aumento: possibilità che consentono peraltro di risolvere una parte delle problematiche che questo tipo di sistema inevitabilmente comporta».
Ecco dunque che per la carta arriva il sacchetto: «Si tratta di una possibilità, non certo di un obbligo – rimarca Benedetti -. I cittadini che lo desiderano, possono acquistare appositi sacchetti al costo di venti centesimi l’uno: una volta effettuato il versamento alla tesoreria comunale, potranno ritirarli all’ufficio Tecnico».
Una possibilità di cui certamente in molti approfitteranno, perché «comporta indubbi benefici. Per esempio, gli utenti non sono più costretti a cercare scatoloni o altro per riporre la carta: non sempre si ha a disposizione un contenitore adatto. In più, utilizzando questi sacchetti il paese sarà più pulito perché a differenza delle normali scatole, con vento e pioggia non si distruggono».
Perché il sacchetto e non un contenitore di plastica, che i cittadini possano ritirare una volta svuotato? Perché l’assessore ha pensato anche alle seconde case: «Una volta che i sacchetti sono stati raccolti dagli operatori di Garda Uno, in strada non resta nulla. I proprietari delle seconde case possono esporre senza il pensiero di dover ritirare il contenitore».
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