È tornata in libertà la lupa salvata lo scorso 23 aprile in un canale attiguo alla centrale idroelettrica di Esenta di Lonato. Dopo le cure al canile Ats di Brescia ed al centro specializzato Monte Adone di Sasso Marconi (Bologna), il giovane esemplare è stato liberato sugli Appennini, in una località che per ragioni di tutela dell’animale stesso non è stata resa nota.
Diana, così era stata chiamata dai responsabili del centro, è stata munita di un radiocollare Gps-Gsm grazie al quale sarà possibile monitorare i suoi spostamenti.
È stato liberato anche il lupo Ambrogio, protagonista di una storia del tutto simile a quella di Diana: ritrovato lo stesso giorno, il 23 aprile, nel Naviglio Grande di Milano, è stato curato al centro Monte Adone, dove ha condiviso il box di degenza con la «nostra» lupa, ed è stato poi liberato in un’area naturale non troppo lontana da Milano.
Di seguito il video postato sulla pagina Facebook del «Centro Tutela e Ricerca Fauna Esotica e Selvatica – Monte Adone» racconta il loro percorso comune fino alla riconquistata libertà.
EMBED [Il post del centro faunistico]
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