Santoro sulle recenti critiche ricevute per aver tentato di censurare la satire a lui non gradita sbotta dicendo:
Ritengo inutile entrare nel merito: dal mio punto di vista ne hanno già parlato fin troppo in troppi.
Mi permetto solo di far notare al conduttore di Anno Zero (e a tutti i suoi colleghi giornalisti) come alcuni comportamenti / affermazioni / pensieri siano percepiti fastidiosi (se non addirittura dannosi) solo quando ci colpiscono direttamente. In Sicilia c’è un proverbio che esprime bene il concetto: “av’a pùnciri pi’ fari mali” (deve pungere per fare male)
Se è vero che una imitazione alla radio ‘danneggia il lavoro’ sopratutto nella
attività preparatoria del programma. Se quando telefono a un politico per invitarlo devo perdere dieci minuti a spiegare che non sono il mio imitatore vuol dire che un po’ di confusione c’è, o no?
cosa dovrebbero dire i merchant italiani?
Noi non abbiamo un singolo imitatore a danneggiarci, abbiamo centinaia di fonti giudicate autorevoli che sparano sull’e-commerce quotidianamente e non mancano mai l’occasione per ricordare ai consumatori che la truffa viaggia on-line (i dati affermano il contrario).
A differenza dello scherzo goliardico della radio a ‘danni’ di Santoro, nessun giornalista si ricorda di chiudere il pezzo con “Non è vero.. è tutto un gioco!!!! L’e-commerce è sicuro!”
Caro Santoro, cari giornalisti, avessimo noi la possibilità di ‘perdere’ 10 minuti a spiegare che non siamo truffatori…
La prossima volta che parlerete di commercio elettronico, ricordatevi di Santoro e non aspettate di essere punti anche voi
Vai articolo originale: http://feeds.feedburner.com/~r/PensieriSuRuote/~3/450800038/